
Lo Studio Trisorio a Napoli – fino al 15 settembre - e il Castello di Postignano in provincia di Perugia – fino al 9 gennaio 2017 - ospitano due esposizioni parallele dedicate alla celebre pioniera della fotografia documentaristica, che illustrò per la FSA le condizioni di vita nelle zone rurali degli Usa durante il New Deal rooseveltiano

Per la prima volta in Italia, due mostre offrono un ampio spaccato del lavoro di Dorothea Lange, la pioniera della fotografia documentaristica negli Usa degli anni ’30. Le due esposizioni sono allestite allo Studio Trisorio di Napoli e al Castello di Postignano (provincia di Perugia) (nella foto: Dorothea Lange in Texas on the Plains, 1934 © Paul S.Taylor) -
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Tra le foto in mostra anche quella più celebre di Dorothea Lange, Migrant Mother, scattata in California nel 1936 e diventata un’icona degli Stati Uniti durante la Grande depressione e il New Deal (Migrant Mother, madre di sette figli, raccoglitrice di piselli indigente, Nipomo, San Luis Obispo County, California, 1936 © Dorothea Lange) -
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La mostra allo Studio Trisorio di Napoli sarà visitabile fino al 15 settembre ed è intitolata “A Visual Life”. Si tratta di una grande retrospettiva con le fotografie scattate da Dorothea Lange tra il 1930 e il 1950 (nella foto: famiglia di lavoratori addetti alla trementina, vicino a Cordele, Alabama. Lo stipendio del padre era di un dollaro al giorno, luglio 1936 © Dorothea Lange) -
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La seconda mostra è allestita al Castello di Postignano, a Sellano, in provincia di Perugia. Questa esposizione, intitolata "The Camera is a Great Teacher” è invece visitabile fino al 9 gennaio 2017 e ospita 51 fotografie parallele a quelle esposte a Napoli (nella foto: bambina messicana, Imperial Valley, California, 1935 © Dorothea Lange) -
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Dorothea Lange è considerata la pioniera della fotografia documentaristica e di denuncia sociale. Documentò per la Farm Security Administration la Grande depressione americana (nella foto: raccoglitore di cotone costretto a migrare, Eloy, Arizona, 1940 © Dorothea Lange) -
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La Lange ha documentato coi suoi scatti le condizioni di vita nelle zone rurali degli Stati Uniti, la povertà degli agricoltori costretti a spostarsi in cerca di lavoro, l’abbandono delle campagne a causa delle tempeste di sabbia che avevano reso desertici 400mila chilometri quadrati di terreni agricoli (nella foto: ex schiava con una lunga memoria, Alabama, 1937 © Dorothea Lange) -
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Dorothea Lange è nata a Hoboken, nel New Jersey, nel 1895. Dopo aver frequentato la Columbia University di New York con Clarence H.White, dal 1917 al 1919 ha lavorato come fotografa freelance a San Francisco dove ha aperto uno studio (nella foto: Migrant Worker, California Highway, 1935 © Dorothea Lange) -
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Nell’estate del 1923, con il primo marito, il pittore Maynard Dixon, la Lange ha compiuto un lungo viaggio in Arizona, dove ha fotografato gli indiani Hopi. Nel 1931 insieme al marito e ai due figli si è trasferita a Taos nel New Mexico (nella foto: mani, Maynard e Dan Dixon, c. 1930 © Dorothea Lange) -
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Negli anni ’30 la Lange ha iniziato a collaborare con l’economista Paul Taylor che l’ha introdotta nel programma della Farm Security Administration, l’agenzia creata nel 1935 come parte del New Deal voluto da Roosevelt per superare la povertà della Grande Depressione (nella foto: la linea del pane, 1933, vintage print © Dorothea Lange) -
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Lange e Taylor si sono sposati nel 1935 e hanno lavorato insieme al libro “American Exodus” che ha documentato, con testi di Taylor e foto della Lange, l'esodo di più di 300mila immigrati in California alla ricerca di lavori agricoli (nella foto: la figlia di un minatore migrante dal Tennessee. River Camp vicino a Sacramento, California, 1936 © Dorothea Lange) -
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La macchina fotografica, ha dichiarato la Lange, è stata “una grande maestra”, lo strumento attraverso il quale osservare profondamente il mondo. “Bisognerebbe utilizzarla come se il giorno dopo si dovesse essere colpiti da improvvisa cecità”, usava dire la fotografa (nella foto: donna degli High Plains, Texas Panhandle, 1938 © Dorothea Lange) -
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Nel 1942, in seguito all’attacco giapponese di Pearl Harbor, la WRA (War Relocation Authority) incaricherà la Lange di fotografare la deportazione forzata dei nippo-americani isolati nei campi di internamento perché considerati possibili nemici (nella foto: famiglia di origini giapponesi seduta davanti alla porta di casa © Dorothea Lange) -
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L’esperienza alla FSA, ha fatto diventare Dorothea Lange, Lewis Hine e Walter Evans i pionieri di una tradizione di fotogiornalismo che attraverserà tutto il secolo (nella foto: uomo giapponese col cappello, seduto in un parco © Dorothea Lange) -
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Negli anni ’40 e ‘50 la Lange ha realizzato diversi servizi per LIFE magazine e ha preso parte all’ambizioso progetto “The Family of Man” curato da Edward Steichen, direttore del dipartimento di fotografia del MOMA (nella foto: ragazzo dei giornali, California, 1944, vintage print © Dorothea Lange) -
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15 La Lange negli anni ’50 ha continuato a lavorare e viaggiare insieme a Paul Taylor visitando diversi paesi del mondo: Giappone, Korea, Hong Kong, Filippine, Tailandia, Indonesia, Burma, India, Nepal, Pakistan, Afghanistan, Egitto (nella foto: bambini coreani, Corea, 1958 © Dorothea Lange) -
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Dorothea Lange è morta l’11 ottobre 1965. Qualche mese più tardi, nel gennaio 1966, è stata inaugurata al MoMA una vasta retrospettiva delle sue fotografie, la prima dedicata a una fotografa donna (nella foto: bambini di un mezzadro sfrattato, che ora vive in una piantagione-cooperativa, Mississippi, 1936 © Dorothea Lange) -
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Lo stile fotografico della Lange è stato spesso accostato a quello letterario di John Steinbeck, che con il suo romanzo “Furore” ha raccontato l’odissea di una famiglia costretta a lasciare la propria casa in Oklahoma per cercare fortuna in California (nella foto: O.O. Mills, responsabile dell’ufficio postale di Carey, Childress County, Texas, 1938 © Dorothea Lange) -
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I lavori della Lange sono stati riconosciuti come potente mezzo di denuncia sociale in un’epoca in cui gli Stati Uniti stavano cercando di uscire dalla crisi economica (nella foto: primavera a Berkeley, 1952, vintage print © Dorothea Lange) -
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“Puoi schermarti con macchina fotografica, macchina da presa, pennello, tastiera. Usa ciò che ti pare ma stai dove infuria la battaglia, dove sale la polvere, dove si torna a casa con le scarpe sporche. Sii pure zoppicante, discreta, fai come se dovessi camminare dietro a un ubriaco senza dargli fastidio. Ma non cambiare marciapiede”, ha detto una volta la Lange (nella foto: Western Pacific Line, Morrow County, Oregon, 1939 © Dorothea Lange) -
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Le due mostre su Dorothea Languono visitabili allo Studio Trisorio di Napoli e al Castello di Postignano (provincia di Perugia) (nella foto: Bob Lemmons, Carrizo Springs, Texas, 1936 © Dorothea Lange) -
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