
Fino al 2 novembre l'esposizione che ripercorre il rapporto tra arti visive e scrittura

Fino al 2 novembre al museo “Macro” di Roma si indaga il rapporto tra arti visive e scritture sviluppatosi nel corso del '900. A farlo è la mostra "Segni, Alfabeti, Scritture" -
"Orizzonti d'Italia": città e paesaggi visti dall’alto. FOTO
La mostra fa parte del progetto “Opere della Collezione Macro”, che mira a valorizzare la collezione permanente del museo -
McCurry e la foto "ritoccata", lo scatto resta alla Reggia di Venaria
L’esposizione inizia dagli anni ’50 con l’opera “Superficie 572”, realizzata da Giuseppe Capogrossi nel 1955, per arrivare a “Dignity before bread”, l'installazione al neon dedicata alla Primavera araba in Tunisia del gruppo Claire Fontaine (2011) -
"Orizzonti d'Italia": città e paesaggi visti dall’alto. FOTO
Tanti i nomi che compongono il percorso: Carla Accardi e Achille Perilli, Gianfranco Baruchello e Vasco Bandini -
McCurry e la foto "ritoccata", lo scatto resta alla Reggia di Venaria
"Il filo conduttore della mostra è la fascinazione della scrittura come valore formale di per sé, che ogni artista è riuscito a individuare", ha spiegato la curatrice Antonia Arconti -
"Orizzonti d'Italia": città e paesaggi visti dall’alto. FOTO
"Grazie alla loro ricerca iniziata negli anni '50 - ha aggiunto Arconti - si è sviluppato poi anche il linguaggio della comunicazione mediatica" -
McCurry e la foto "ritoccata", lo scatto resta alla Reggia di Venaria