Moroder, l'inventore della disco music torna con “Déjà vu”

Spettacolo

Alberto Giuffrè

Nell'album del compositore e produttore italiano anche Britney Spears, Sia e Kylie Minogue. L'artista sarà di nuovo in Italia, a luglio, per due dj set. “Faccio la musica come ho sempre fatto”, racconta a Sky TG24: “Non sono mai uscito veramente dal giro”

Indica una parete piena di vinili e chiede serio, prima di scoppiare a ridere: “Cosa sono quelli?”. Giorgio Moroder scherza dall'alto dei suoi milioni di dischi venduti, dei suoi tre premi Oscar e delle sue collaborazioni con tutti i grandi della musica. A 74 anni l'inventore della disco music è tornato con un nuovo lavoro, Déjà vu, realizzato insieme a nuovi compagni di avventure come Britney Spears, Sia e Kylie Minogue. L'album uscirà il 16 giugno mentre il 24 luglio a Roma, a Villa Ada e il 25 a Milano, all'Estathé Market Sound, Moroder porterà il suo dj set.



"Non sono mai uscito dal giro" -
Uno dei nuovi brani si chiama “74 is the new 24”. Come a dire che, anche alla sua età, si sente come un ventenne: “Faccio la musica come ho sempre fatto”, racconta a Sky TG24: “Non sono mai uscito veramente dal giro della musica. Ero sempre a casa, facevo delle cose piccoline. Poi con l'aiuto dei Daft Punk che mi hanno lanciato, sono tornato nel business”. Grazie al duo francese, che lo ha reso protagonista di un brano uscito nel 2013, Moroder è infatti tornato in pista.



Le collaborazioni con Sia, Kiley Minogue e Britney Spears -
Certo, le canzoni, oggi, non si fanno come ai tempi delle bollenti sessioni di registrazione con Donna Summer: “Adesso si fa moltissimo attraverso internet”, spiega: “Magari una cantante è a Stoccolma e io a Los Angeles e facciamo il tutto attraverso Skype e il telefono”. Proprio a Beverly Hills, l'artista di Ortisei vive ormai da anni. Nel 2005 l'allora presidente Ciampi lo ha nominato Commendatore della Repubblica, ma un trasloco in Italia non è decisamente tra i suoi piani: “Sono qua spesso anche se ultimamente lavoro troppo in America. Prima venivo due o tre mesi all'anno. Però sai, a Los Angeles, in California, si vive abbastanza bene. Quindi non so se torno” (guarda l'intervista nel video in alto).

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