"High Hopes", Bruce Springsteen lancia il nuovo album
SpettacoloUscirà il 14 gennaio il nuovo lavoro in studio della rockstar, a quasi un anno e mezzo di distanza dal successo di Wrecking Ball. Con lui la solita E Street Band e Tom Morello. Sul sito del Boss è già disponibile il singolo e la tracklist
A quasi un anno e mezzo dall'uscita di Wrecking Ball, Bruce Springsteen torna con un nuovo album. Lo ha annunciato il Boss dal suo sito ufficiale, anticipando anche il video del singolo High Hopes, cha darà anche il titolo all'album in uscita il 14 gennaio.
Si tratta del 18esimo lavoro in studio di Springsteen, che anche questa volta si è fatto accompagnare dagli amici di sempre, cioè la E Street Band.
Ben otto dei brani in scaletta vedono inoltre la presenza di Tom Morello, che già ha collaborato a Wrecking Ball e ha partecipato ad alcune tappe dell’ultimo tour.
La title track High Hopes è stata resa disponibile, insieme al video, sul sito dell'artista. Il video, diretto da Thom Zimny, è un collage di immagini di Danny Clinch, scatti dal tour australiano realizzati da Chris Hilson e featuring Tom Morello con testi, grafiche ed immagini tratte da una pellicola di un documentario vintage.
Ascolta la canzone:
"Stavo lavorando a un disco di brani inediti tra i migliori dell'ultimo decennio - racconta Springsteen nelle note di copertina dell'album - quando Tom Morello, che sostituiva Steve durante le date australiane del tour, ci suggerì di aggiungere High Hopes alla scaletta dei concerti. Quel brano, scritto da Tim Scott McConnell della band losangelina Havalinas, l'avevo inciso negli anni '90. Durante le prove del live abbiamo preparato il pezzo, poi con Tom alla chitarra abbiamo davvero spaccato. A metà tournée siamo andati a reinciderlo agli Studios 301 di Sydney insieme a Just Like Fire Would, brano dei Saints, uno dei primi gruppi punk australiani, peraltro uno dei miei preferiti. Alcune di queste canzoni - prosegue l'artista - American Skin e Ghost of Tom Joad, le conoscete già nelle loro versioni live. Ho pensato che fossero tra i pezzi migliori che io abbia scritto e meritavano una registrazione con tutti i crismi. The Wall l'ho suonata dal vivo qualche volta e rimane un brano a me molto caro. Il titolo e l'idea sono di Joe Grushecky, ma il brano è nato dopo che io e Patti abbiamo visitato il Vietnam Veterans Memorial a Washington. Si ispira ai miei ricordi di Walter Cichon, uno dei primi grandi rocker della costa del New Jersey".
Si tratta del 18esimo lavoro in studio di Springsteen, che anche questa volta si è fatto accompagnare dagli amici di sempre, cioè la E Street Band.
Ben otto dei brani in scaletta vedono inoltre la presenza di Tom Morello, che già ha collaborato a Wrecking Ball e ha partecipato ad alcune tappe dell’ultimo tour.
La title track High Hopes è stata resa disponibile, insieme al video, sul sito dell'artista. Il video, diretto da Thom Zimny, è un collage di immagini di Danny Clinch, scatti dal tour australiano realizzati da Chris Hilson e featuring Tom Morello con testi, grafiche ed immagini tratte da una pellicola di un documentario vintage.
Ascolta la canzone:
"Stavo lavorando a un disco di brani inediti tra i migliori dell'ultimo decennio - racconta Springsteen nelle note di copertina dell'album - quando Tom Morello, che sostituiva Steve durante le date australiane del tour, ci suggerì di aggiungere High Hopes alla scaletta dei concerti. Quel brano, scritto da Tim Scott McConnell della band losangelina Havalinas, l'avevo inciso negli anni '90. Durante le prove del live abbiamo preparato il pezzo, poi con Tom alla chitarra abbiamo davvero spaccato. A metà tournée siamo andati a reinciderlo agli Studios 301 di Sydney insieme a Just Like Fire Would, brano dei Saints, uno dei primi gruppi punk australiani, peraltro uno dei miei preferiti. Alcune di queste canzoni - prosegue l'artista - American Skin e Ghost of Tom Joad, le conoscete già nelle loro versioni live. Ho pensato che fossero tra i pezzi migliori che io abbia scritto e meritavano una registrazione con tutti i crismi. The Wall l'ho suonata dal vivo qualche volta e rimane un brano a me molto caro. Il titolo e l'idea sono di Joe Grushecky, ma il brano è nato dopo che io e Patti abbiamo visitato il Vietnam Veterans Memorial a Washington. Si ispira ai miei ricordi di Walter Cichon, uno dei primi grandi rocker della costa del New Jersey".