Vasco superstar: scala le classifiche con concerti e libro

Spettacolo
Vasco Rossi tra la folla duante un concerto
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Il rocker di Zocca conquista il primo, secondo, terzo, quinto, sesto e ottavo posto nella graduatoria degli show più visti nel primo semestre del 2011. E per “La versione di Vasco”, l’autobiografia in uscita il 24 novembre, è boom di prenotazioni sul web

Vasco Rossi superstar. Secondo gli ultimi dati Siae, il cantante di Zocca sbanca la classifica dei 10 concerti campioni d’incasso al botteghino conquistando con le sue esibizioni, tutte in giugno, il primo, secondo, terzo, quinto, sesto e ottavo posto nella graduatoria degli show più visti nel primo semestre del 2011. L’artista sta anche scalando la classifica delle principali librerie on line, Ibs e Amazon con le prenotazioni, partite il 3 novembre, della sua autobiografia "prossima e futura", intitolata “La versione di Vasco”, che uscirà tra una settimana. Dopo un'estate turbolenta, in questo momento di successo che gli ha portato anche il disco d'oro per la raccolta “The Platinum Collection”, Vasco dice in una clip su Facebook: "Sono contento di essere sopravvissuto per poter assistere all'insediamento del nuovo governo Monti".

"Amorale, anarchico, autentico": così Vasco si definisce nella quarta di copertina del libro, atteso il 24 novembre. Nel volume il cantautore si racconta attraverso estratti d’interviste fatte negli anni e costruisce una guida al suo pensiero, alle sue battaglie per la libertà e alla nascita delle sue canzoni. In un assaggio del libro pubblicato su Facebook svela: "Ero a casa a preparare gli esami dell'università. Era il 1979. Dalla finestra vedevo sempre una ragazzina arrivare con la corriera... Avrà avuto tredici, quattordici anni. Quando ne compì diciotto, e io praticamente non ero più perseguibile, glielo dissi: Guarda che l'ho scritta per te Albachiara. Lei non ci voleva credere e fu così che mi venne Una canzone per te...".

Divisa in 10 capitoli, l'autobiografia segue il principio: "C'è un po' di Vasco in ognuno di noi". Nel primo capitolo sulla sua formazione, il rapporto con il padre, gli affetti, i professori, il rocker di Zocca dice: "La vita non è una commedia che puoi provarla prima, la devi vivere improvvisando". Nelle prime tre pagine, il pensiero sulla creatività è chiaro: "La mia 'arte' fotografa la realtà, non la inventa. Questo è il linguaggio del rock. Chi vuole capire veramente ascolti. E se qualcuno dà fastidio, tanto meglio. È ora che si svegli".
Vasco, sempre più fenomeno mediatico, ormai guarito, si sente un uomo in trasformazione, in viaggio, "una valigia" come dice la sua portavoce Tania Sachs. Ricordando il famoso episodio del microfono al Festival di Sanremo, spiega cos'è per lui la grammatica del modo di stare sul palco. Vasco se ne stava andando "con il microfono in tasca, per darlo a Cristian, il cantante successivo... invece il filo era troppo corto e il microfono è volato via. C'è una cosa che avevo imparato, con la lunga gavetta sui palcoscenici: se sul palco fai cadere qualcosa e torni indietro a raccoglierla, per uno che è lì che ti guarda sei 'un deficiente'...Se invece fai cadere qualcosa, ma non ti giri... beh, allora sei una rockstar!!".

Parla anche della sua depressione ("esplosa nel 2001, dopo la morte improvvisa di Massimo Riva, seguita da quella del mio più caro amico d'infanzia, Marco Giusti") e del fatto che "bisogna invecchiare con dignità: è faticoso, ma necessario".

A fine novembre uscirà anche il libro fotografico “Live Kom 011” con ampia sezione di foto in 3D, di Arturo Bertusi. Prima de “La versione di Vasco” era uscito, nel 1996, “Diario di bordo del capitano” (in cui la Sachs aveva raccolto i pensieri inviati a lei dal rocker via fax, che ha venduto 125 mila copie) e “Io Vasco” di Ivano G. Casamonti, oltre ovviamente a numerosi libri a lui dedicati.

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