In centomila al concertone di chiusura della Notte della Taranta, il festival di musica salentina che si svolge ogni estate in Puglia. Quest’anno a dirigere l’orchestra il maestro Ludovico Einaudi
In centomila hanno ballato tutta la notte al ritmo della pizzica nella consueta pacifica invasione di Melpignano per il concertone di chiusura della Notte della Taranta. La tredicesima edizione del festival si è chiusa con la performance dell'Orchestra diretta dal Maestro Concertatore Ludovico Einaudi, composta da oltre venti tra musicisti (tamburelli, percussioni, batteria, fiati, chitarre, mandola, violini, viola, violoncello, organetto e fisarmonica) e cantanti, che ha proposto una trentina di brani, tra i classici della musica popolare salentina e alcune nuove composizioni del maestro Einaudi, tra suoni tradizionali ed elettronica.
Sul grande palco si sono alternati i numerosi ospiti scelti da Einaudi per interpretare la "sua taranta": Les Tambours Du Burundi, che hanno impreziosito con la loro danza e le percussioni alcuni brani, il maliano Ballaké Sissoko, che ha suonato la kora su Lu rusciu de lu mare e Ferma Zitella, la greca Savina Yannatou, che si è esibita in due pezzi in griko Aremu e Kali Nifta, la portoghese Dulce Pontes, che ha cantato Damme nu ricciu e Ninna Nanna, il dj turco Mercan Dede, che ha manipolato i suoni elettronici e suonato le percussioni affiancato dai Secret Tribe. E non potevano mancare all'appuntamento i salentini Sud Sound System, che hanno unito i ritmi iponitici del reggae con quelli arcaici della pizzica duettando con Claudio Cavallo Giagnotti, e i rumeni Taraf de Haidouks, che hanno mescolato la tradizione rom con i suoni della terra salentina in tre brani. Sulle tre appendici (due laterali e una centrale) del palco si sono esibiti danzatori e danzatrici salentini, impegnati nella danza tradizionale e in forme coreutiche di rielaborazione.
La serata è stata aperta dai versi di Pierluigi Mele, poeta, autore e regista teatrale. A seguire sul palco si sono esibiti Joe Petrosino & Rockammorra Band, band vincitrice del concorso Note per la Notte, i Cantori dei Menamenamò, un complesso vocale costituito da anziani di Spongano e dintorni, Uccio Aloisi, cultore della tradizione musicale salentina, e il canzoniere Grecanico Salentino, il primo e più antico gruppo di musica popolare salentina a essersi formato in Puglia che quest'anno compie 35 anni.
Sul grande palco si sono alternati i numerosi ospiti scelti da Einaudi per interpretare la "sua taranta": Les Tambours Du Burundi, che hanno impreziosito con la loro danza e le percussioni alcuni brani, il maliano Ballaké Sissoko, che ha suonato la kora su Lu rusciu de lu mare e Ferma Zitella, la greca Savina Yannatou, che si è esibita in due pezzi in griko Aremu e Kali Nifta, la portoghese Dulce Pontes, che ha cantato Damme nu ricciu e Ninna Nanna, il dj turco Mercan Dede, che ha manipolato i suoni elettronici e suonato le percussioni affiancato dai Secret Tribe. E non potevano mancare all'appuntamento i salentini Sud Sound System, che hanno unito i ritmi iponitici del reggae con quelli arcaici della pizzica duettando con Claudio Cavallo Giagnotti, e i rumeni Taraf de Haidouks, che hanno mescolato la tradizione rom con i suoni della terra salentina in tre brani. Sulle tre appendici (due laterali e una centrale) del palco si sono esibiti danzatori e danzatrici salentini, impegnati nella danza tradizionale e in forme coreutiche di rielaborazione.
La serata è stata aperta dai versi di Pierluigi Mele, poeta, autore e regista teatrale. A seguire sul palco si sono esibiti Joe Petrosino & Rockammorra Band, band vincitrice del concorso Note per la Notte, i Cantori dei Menamenamò, un complesso vocale costituito da anziani di Spongano e dintorni, Uccio Aloisi, cultore della tradizione musicale salentina, e il canzoniere Grecanico Salentino, il primo e più antico gruppo di musica popolare salentina a essersi formato in Puglia che quest'anno compie 35 anni.