Verrà presentato in vari festival e proiettato in occasioni speciali il nuovo mediometraggio del regista tedesco. I 32 minuti di ripresa in 3D sono stati girati in Calabria
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Nato dalla passione di Wim Wenders per il tema dell'immigrazione, "Il Volo" è un mediometraggio di 32 minuti, commissionato precedentemente dalla Regione Calabria come corto pubblicitario di 8 minuti. Un argomento di grande attualità è al centro del documentario, che mette in luce la capacità di comuni come Scilla, Riace e Badolato di accogliere e non respingere gli immigrati, dando loro una nuova possibilità di vita e ripopolando quei centri sempre più disabitati.
Al riguardo il regista tedesco ha dichiarato: "Più giravamo il nostro spot, più mi interessavo alle storie di quelle che all'inizio erano solo comparse. Ho percepito che le loro vicende erano più importanti e, alla fine, ho deciso d'incorporare quelle realtà nel nostro progetto. Il mio è un film strano, perché inizia come finzione e poi vira verso la realtà documentaria. In effetti il tutto nasce da una storia vera ma, poiché la finzione ha la tendenza a impossessarsi di ogni storia, a un certo punto ho capito che era meglio riportare tutto alla realtà".
Pur conscio di quanto accade in luoghi come Rosarno, Wenders ha deciso di soffermarsi solo sui lati positivi della questione: "Le storie brutte non mi interessano e poi sono un ottimista. Ci sono talmente tante brutte notizie nel mondo e nei film. Ecco perché ho messo gli angeli nel mio film Il cielo sopra Berlino. Sentivo che nel cinema ci sono troppe creature malvagie. Non ci sono mai abbastanza forze positive. Ho fatto "Il volo", appunto perché la storia parla di forze positive al lavoro".
Nato dalla passione di Wim Wenders per il tema dell'immigrazione, "Il Volo" è un mediometraggio di 32 minuti, commissionato precedentemente dalla Regione Calabria come corto pubblicitario di 8 minuti. Un argomento di grande attualità è al centro del documentario, che mette in luce la capacità di comuni come Scilla, Riace e Badolato di accogliere e non respingere gli immigrati, dando loro una nuova possibilità di vita e ripopolando quei centri sempre più disabitati.
Al riguardo il regista tedesco ha dichiarato: "Più giravamo il nostro spot, più mi interessavo alle storie di quelle che all'inizio erano solo comparse. Ho percepito che le loro vicende erano più importanti e, alla fine, ho deciso d'incorporare quelle realtà nel nostro progetto. Il mio è un film strano, perché inizia come finzione e poi vira verso la realtà documentaria. In effetti il tutto nasce da una storia vera ma, poiché la finzione ha la tendenza a impossessarsi di ogni storia, a un certo punto ho capito che era meglio riportare tutto alla realtà".
Pur conscio di quanto accade in luoghi come Rosarno, Wenders ha deciso di soffermarsi solo sui lati positivi della questione: "Le storie brutte non mi interessano e poi sono un ottimista. Ci sono talmente tante brutte notizie nel mondo e nei film. Ecco perché ho messo gli angeli nel mio film Il cielo sopra Berlino. Sentivo che nel cinema ci sono troppe creature malvagie. Non ci sono mai abbastanza forze positive. Ho fatto "Il volo", appunto perché la storia parla di forze positive al lavoro".