L'Intelligenza Artificiale scova il parassita succhia-sangue che minaccia le api

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

Grazie all’apprendimento automatico, un sistema conta con precisione i minuscoli acari Varroa che risucchiano sangue indebolendo le api: sarà utile a controllare le infestazioni 

Saranno anche le api, oltre all’uomo, a beneficiare dei progressi nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Un innovativo sistema sviluppato da un team del Politecnico Federale di Losanna (Epfl) punta a proteggere gli alveari combattendo il loro principale nemico, l’acaro Varroa, in grado di infestare il nido degli insetti provocando gravi danni sia agli adulti che ai più piccoli. I parassiti in questione sono particolarmente difficili da individuare a causa delle piccolissime dimensioni, un fattore che può ingannare gli apicoltori che cercano di monitorare le infestazioni. Grazie all’Intelligenza Artificiale e una piattaforma web creata appositamente, il problema potrebbe tuttavia essere vicino a una risoluzione.

Il parassita che infesta gli alveari

Sono numerosi i pericoli che ostacolano la sopravvivenza delle api in tutto il mondo: tra questi, in cima alla lista, c’è l’acaro Varroa che è diffuso in tutti i continenti fatta eccezione per l’Australia. Il parassita in questione infesta solitamente gli alveari, succhiando sangue sia dalle api adulte che dai piccoli. È raro che un esemplare muoia direttamente in seguito all’attacco, che ha però l’effetto di indebolire la vittima e portare inoltre alla nascita di nuove api indebolite come i genitori o addirittura deformate. Per arginare questo fenomeno, gli apicoltori pongono una tavola di legno sotto l’alveare per cercare traccia degli acari che tuttavia, essendo lunghi circa un millimetro, spesso si possono confondere con altri rifiuti lasciati dalle api.

L’Intelligenza Artificiale al servizio delle api

In questo modo, gli apicoltori possono spesso farsi un’idea sbagliata dello stato delle infestazioni, sottovalutando il pericolo che potrebbe poi tradursi nella morte di un’intera colonia di api. Da qui nasce l’idea degli studenti dell’Epfl, che sotto la guida dell’ingegnere Jean-Philippe Thiran hanno ideato un sistema basato sull’apprendimento automatico, creando in primo luogo un database di immagini per insegnare allo strumento a “riconoscere i parassiti senza commettere errori”, come spiegato dallo studente Maxime Bohnenblust. Si è poi giunti allo sviluppo di un’app per smartphone e un portale web: gli apicoltori possono così scattare una foto della tavola di legno e una volta caricato il contenuto su Internet l’Intelligenza Artificiale conterà in modo preciso tutti gli acari Varroa presenti, dando dunque l’idea esatta della misura dell’infestazione che può essere combattuta in modo più efficace.

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