La sonda della Nasa Voyager 2 sta per varcare i confini del Sistema solare

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)
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Dopo 41 anni di viaggio, si prepara a uscire dall’eliosfera e a seguire la “sorella” Voyager 1 nello spazio interstellare 

Proprio come aveva fatto Voyager 1 nel 2012, anche la sonda Voyager 2 si appresta a varcare i confini del Sistema solare e a entrare nello spazio interstellare. La Nasa ha reso noto che attualmente si trova a 17,7 miliardi di chilometri dalla Terra, una distanza 118 volte superiore a quella esistente tra il globo terracqueo e il Sole. L’agenzia spaziale ha rilevato nei dati inviati da Voyager 2 un incremento dei livelli di raggi cosmici provenienti dall’esterno del Sistema solare. Dopo ben 41 anni di viaggio, la sonda si prepara a uscire dall’eliosfera e a seguire la 'sorella' Voyager 1 nello spazio interstellare.“Siamo testimoni di un cambiamento nell'ambiente attorno alla Voyager 2, non c'è dubbio su questo”, sostiene Ed Stone, responsabile del progetto Voyager e ricercatore presso il California Institute of Technology (Caltech). “Impareremo molto nei prossimi mesi, ma ancora non sappiamo quando arriveremo all'eliopausa: secondo noi ancora non ci siamo, ne siamo abbastanza sicuri”.

Il confine dell’eliosfera

Dal 2007 la sonda si trova nella zona più esterna dell’eliosfera, dove il vento solare regna sovrano. Questo flusso di particelle cariche proveniente dal Sole delimita il confine del Sistema planetario. Si tratta però di un limite fluttuante che, un po’ come le onde del mare, si sposta avanti e indietro a causa dell’attività ciclica dell’astro.
Il “bordo” dell’eliosfera è l’eliopausa. Una volta superato quest'ultimo, il vento solare rallenta fino ad arrestarsi, controbilanciato dalla radiazione emessa dalle altre stelle della Via Lattea. Presto Voyager 2 varcherà questo confine e inizierà il suo viaggio verso l’ignoto.

40 anni di esplorazione

La missione Voyager iniziò nel 1977. Nell’arco di 40 anni, le due sonde hanno effettuato un vero e proprio tour del Sistema Solare, arrivando persino a visitare i quattro pianeti più esterni: Giove, Saturno, Urano e Nettuno.
Ora si apprestano entrambe a diventare i due oggetti creati dall’uomo più distanti dalla Terra (record che Voyager 1 detiene già da qualche anno).

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