La prossima settimana il corpo celeste sarà relativamente vicino, ma 'vicino' comunque ancora a una distanza di sicurezza; eppure gli scienziati ne seguono il tragitto con particolare attenzione. Ecco il perché
Un asteroide a forma di uovo delle dimensioni della Torre Eiffel si sta muovendo verso la Terra. La prossima settimana sarà relativamente vicino, ma 'vicino' comunque ancora a una distanza di sicurezza; eppure gli scienziati ne seguono il tragitto con particolare attenzione. Scoperto nel 1982, l'asteroide -che e' lungo 330 m.- si chiama 4660 Nereus (identificato anche con la sigla 1982 DBnon) ed è definito dalla Nasa come un pezzo di roccia "potenzialmente pericoloso". In realtà non rappresenta una minaccia ma è ritenuto particolarmente interessante perché potrebbe essere la meta di future missione spaziali: un corpo celeste da sfruttare per le sue ricchezze minerarie, magari da utilizzare per alimentare le future basi sulla Luna o su Marte.
Sarà l'11 dicembre, secondo la Nasa, il giorno in cui 4660 Nereus raggiungerà il punto più vicino alla Terra in vent'anni: transiterà a 2,5 milioni di miglia, una distanza che sembra incredibilmente lontana, ma che in realtà è appena dieci volte più lontana della Luna, che è considerata vicina per gli standard cosmici (la Nasa considera vicino alla Terra un asteroide o una cometa che si trova a circa 30 milioni di miglia dall'orbita terrestre). La sua orbita di 1,82 anni intorno al Sole porta Nereus vicino alla Terra circa ogni 10 anni; e la sua prossima visita ravvicinata sarà il 14 febbraio 2060, quando volerà a una distanza di circa 1,2 milioni di chilometri ('appena' tre volte la distanza tra la Terra e la Luna). Ebbene, proprio per questa particolarità, Nereus è stato più volte considerato come un obiettivo per una missione spaziale di andata e ritorno: secondo Asterank, un database che monitora più di 600mila asteroidi, il suo valore infatti è di 4,71 miliardi di dollari, valore che si riferisce ai miliardi di nichel, ferro e cobalto che si pensa contenga. L'estrazione mineraria dagli asteroidi è infatti ancora considerato un'attività futuribile ma che potrebbe decollare ora che nel settore spaziale sono entrati grandi attori come Blue Origin e SpaceX.
Tra l'altro sebbene Nereus non rappresenti una minaccia, è meglio essere preparati perché è noto che gli asteroidi in un passato lontano hanno sicuramente colpito la Terra. La Nasa lo segue da vicino e lavora anche nel monitorare altre situazioni simili: proprio la scorsa settimana, ha lanciato una sonda in una missione chiamata Double Asteroid Redirection Test o DART, per cercare di speronare un asteroide e portarlo fuori rotta: quell'incontro dovrebbe avvenire nel settembre del prossimo anno, ma sarà comunque un 'test' per capire se davvero un giorno, in caso di pericolo, la Nasa sarà in grado di disintegrare un asteroide minaccioso per la Terra.