I ricercatori hanno lavorato collegando fra loro diversi telescopi in tutto il mondo, in modo da ottenere un telescopio virtuale delle dimensioni della Terra, l'Event Horizon Telescope
Dopo avere scattato la prima foto storica del buco nero, gli astrofisici hanno immortalato un buco nero in azione, ottenendo l'immagine del getto di plasma emesso, mentre divorava della materia, con una massa milioni di volte quella del Sole. Il protagonista è Centaurus A, al centro di una galassia a circa 11 milioni di anni luce dalla Via Lattea. La foto, pubblicata sulla rivista Nature Astronomy, è stata ottenuta dalla stessa collaborazione internazionale che nel 2019 aveva realizzato la prima immagine di un buco nero, l'Event Horizon Telescope (Eht). Alla nuova ricerca, coordinata da Michael Janssen, dell'Istituto tedesco Max Planck per la Radiostronomia, ha partecipato anche questa volta l'Italia, con l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
I telescopi del mondo
Come per la prima foto di un buco nero, anche in questo caso i ricercatori della collaborazione Eht hanno lavorato collegando fra loro diversi telescopi in tutto il mondo, in modo da ottenere un telescopio virtuale delle dimensioni della Terra, l'Event Horizon Telescope. Il getto fotografato è prodotto dalla materia mentre precipita nel buco nero, risucchiata dall'attrazione gravitazionale.
La dinamica
Il buco nero Centaurus A ha una massa inferiore rispetto a quello della galassia M87, protagonista della foto del 2019. Ma i getti emessi dai due buchi neri si somigliano molto, osservano i ricercatori di Eht. I risultati suggeriscono quindi, che i buchi neri possano comportarsi in modo simile in una gamma diversa di masse e dimensioni. L'ipotesi dei ricercatori di Eht è che i buchi neri più massicci siano versioni ingrandite delle loro controparti più leggere.