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Scoperto un pianeta grande quanto Nettuno a meno di 32 anni luce dalla Terra

Scienze

Si chiama AU Mic b e ruota attorno a una stella nana molto più giovane e piccola del Sole. È stato identificato grazie all’analisi delle osservazioni condotte dal cacciatore di pianeti della Nasa, Tess

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Il cacciatore di pianeti della Nasa, Tess (Transiting Exoplanet Survey Satellite), ha scoperto un pianeta grande quanto Nettuno, che ruota attorno a una stella nana molto più giovane e piccola del Sole. 

Chiamato AU Mic b, è stato identificato grazie a un’accurata analisi effettuata da un team di ricercatori dell’Università americana George Mason, coordinato da Peter Plavchan. Alla scoperta hanno contribuito anche i ricercatori italiani dell'Osservatorio di Arcetri (Firenze), dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dell'Università di Pisa.

AU Mic b compie un’orbita completa intorno all’omonima stella, AU Microscopii, che si trova a poco meno di 32 anni luce di distanza dalla Terra, in circa 8 giorni e mezzo. 

Il sistema, noto come AU Mic, offre un laboratorio unico nel suo genere per studiare come i pianeti e le loro atmosfere si formano, si evolvono e interagiscono con le loro stelle.

 

La scoperta nel dettaglio 

 

AU Microscopii è una stella nana almeno 150 volte più giovane del Sole (che ha 5 miliardi di anni). Ha un’età stimata tra i 20 milioni e i 30 milioni di anni, ed è talmente giovane da brillare principalmente per il calore generato mentre la sua stessa gravità la “attrae” verso l'interno e la comprime.

Il pianeta che le orbita intorno, descritto nel dettaglio sulle pagine della rivista specializzata Nature, ha una massa 58 volte inferiore rispetto alla Terra, comparabile con quella di Nettuno.

“Pensiamo che AU Mic b si sia formato lontano dalla stella e sia migrato verso l'interno nella sua orbita attuale, cosa che può accadere quando i pianeti interagiscono gravitazionalmente con un disco di gas o con altri pianeti", ha spiegato il co-autore Thomas Barclay, dell'Università americana del Maryland presso la Contea di Baltimora.

 

Il contributo di Tess e Spitzer

 

Per riuscire a identificare il pianeta  gli esperti hanno analizzato le osservazioni condotte da Tess e i dati raccolti dal telescopio spaziale a infrarossi della Nasa Spitzer e da alcuni osservatori terrestri, tramite una tecnica che studia la diminuzione della luce di una stella provocata dal transito di un pianeta, che le passa davanti provocando piccole eclissi. 

“La scoperta di questo mondo in orbita intorno a una stella giovane e vicina offre l'opportunità di capire meglio come si formano i pianeti, come migrano nei primi giorni di vita all'interno di un sistema planetario simile a quello solare”, ha commentato Tom Barclay.