L'Iran ha lanciato in orbita il suo primo satellite militare
ScienzeIl suo nome è "Noor" e in persiano significa "luce". Il lancio, effettuato con successo oggi, 22 aprile, è avvenuto nalla base di Ghased, nel deserto centrale del Paese
Si chiama "Noor" che in persiano significa "luce" ed è il primo satellite militare che l’Iran ha inviato con successo in orbita, lanciato oggi 22 aprile con un vettore a due fasi dalla base di Ghased, nel deserto centrale del Paese. È stato messo in orbita ad un'altitudine di 425 Km dalla superficie terrestre, così come comunica il portale “Sepahnews”.
Il lancio riuscito
Il lancio è avvenuto un giorno dopo il 41esimo anniversario dell'istituzione delle guardie rivoluzionarie iraniane (IRGC) e proprio i pasdaran sono stati protagonisti dell’evento che, dicono, rappresenta un risultato importante nell’ambito del dominio spaziale dell'Iran. Il tutto in un momento di tensione, nonostante la pandemia da coronavirus, con Washington che ha accusato Teheran di voler potenziare le proprie abilità missilistiche, proprio attraverso il lancio di satelliti come questo, così come segnala un articolo del “New York Times”. Fonti di agenzia, tra l’altro, rilevano come il lancio odierno arrivi più di due mesi dopo il fallimento, in data 9 febbraio, del lancio in orbita di un satellite di osservazione scientifica, soprannominato “Zafar” (“vittoria” in persiano). Anche in quel caso, sia dalla Francia e ancora dagli Stati Uniti, erano state sollevate accuse nei confronti dell’Iran di voler rafforzare le proprie abilità militari in fatto di missili balistici, attraverso il lancio dei satelliti. Ma Teheran ha sostenuto che il suo programma spaziale è "pacifico" e ha respinto ogni riferimento al fatto che abbia una dimensione militare.
Le tensioni con gli Usa
Il programma iraniano, dunque, ha raggiunto una tappa decisiva dopo che, come dice ancora il Nyt, sono trascorsi alcuni mesi di lavoro da parte degli esperti, però senza successo e che hanno sollevato lo spettro del sabotaggio esterno. Al momento, comunque e nonostante le tensioni, il Dipartimento di Stato e il Pentagono americani, non hanno ancora voluto commentare la notizia. Gli Stati Uniti, tra l’altro, avevano già messo in guardia contro il programma spaziale iraniano, descrivendo in particolare il lancio da parte di Teheran di un razzo responsabile del trasporto di un satellite nel gennaio 2019 come un atto di "provocazione" e di violazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.