Nel cielo di maggio una nuova cometa farà visita al Sistema solare

Scienze
Cometa (Getty Images)

Si chiama SWAN (C/2020 F8), come il nome dello strumento che ha permesso la sua osservazione, ed è stata scoperta per pure caso dall’astronomo Michael Mattiazzo sui cieli australiani 

Nel cielo di maggio una nuova cometa farà visita al Sistema solare. Si chiama SWAN (C/2020 F8), come il nome dello strumento che ha permesso la sua osservazione, ed è stata scoperta per pure caso dall’astronomo Michael Mattiazzo sui cieli australiani. Il mese prossimo si avvicinerà alla stella madre del Sistema solare transitando nei pressi dell’orbita di Mercurio. SWAN, caratterizzata da una chioma verdastra, stando alle previsioni degli esperti, nel mese di maggio sarà visibile nel cielo anche ad occhio nudo. Ora può essere scrutata con l’utilizzo di un telescopio nei cieli dell’emisfero meridionale.

La scoperta nel dettaglio

La sua scoperta è avvenuta per caso mentre l’astronauta stava studiando le informazioni raccolte dalla sonda solare Soho (Solar and Heliospheric Observatory), della Nasa e dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), attraverso lo strumento Swan (Solar Wind ANisotropies).
Swan è stato progettato per analizzare e studiare l’idrogeno del Sistema Solare. Gli esperti ipotizzano che lo strumento sia riuscito a scorgere la nuova cometa perché sarebbe in grado di produrre una significativa quantità di questo gas, presente in grandi quantità nell’Universo.
La nuova cometa è stata catturata in uno scatto dall’astronomo italiano Ernesto Guido. Dalla foto, postata sul suo profilo Twitter, è ben visibile la sua lunga e tenue coda di gas.
“L’abbiamo scattata lo stesso giorno della scoperta di Mattiazzo ma utilizzando un telescopio australiano da remoto, dato che non era visibile dall’Italia”, ha raccontato Guido.

La cometa Atlas potrebbe non brillare nel cielo di fine aprile

Nel cielo di fine aprile avrebbe dovuto brillare la cometa a C/2019 Y4 Atlas, scoperta per la prima volta la sera del 28 dicembre 2019 nell’ambito della campagna osservativa Atlas (Asteroid Terrestrial-Impact Alert System). Lo spettacolo offerto dal suo passaggio, tuttavia, potrebbe non verificarsi a causa della probabile frammentazione del suo nucleo. Stando alle ultime osservazioni il suo nucleo potrebbe essersi spezzato in più pezzi, provocando un conseguente calo della luminosità.  

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