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Missione Beyond, il robot Honey è pronto ad aiutare gli astronauti

Scienze
Luca Parmitano attiva il robot Honey (Twitter - @ISS_Research)

L’assistente robotico è stato ‘svegliato’ da Luca Parmitano, il comandante della Stazione Spaziale Internazionale. Svolgerà un ruolo importante nel corso delle future missioni sulla Luna e su Marte
 

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Oltre all’equipaggio umano, sulla Stazione Spaziale Internazionale sono presenti anche dei robot progettati per fornire assistenza agli astronauti durante i loro compiti, soprattutto durante le future missioni sulla Luna e su Marte. Si tratta degli ‘Astrobees’, dei piccoli automi cubici in grado di operare in condizioni di microgravità. Per alcuni mesi l’unico robot attivo sulla stazione orbitale è stato Bumble, ma da poco Luca Parmitano ha ‘svegliato’ anche Honey, il suo ‘gemello’. Dopo aver disimballato e ispezionato il robot, AstroLuca lo ha posizionato sulla docking station, necessaria per la ricarica, permettendogli così di attivarsi per la prima volta nello spazio.

Le caratteristiche di Bumble e Honey

Se il colore caratteristico di Bumble è il blu, quello di Honey è indubbiamente il giallo. Oltre a questa piccola differenza estetica, i due robot sono pressoché identici, anche a livello di software. Questa peculiarità permetterà a Honey di trarre vantaggio dal lavoro svolto da Bumble lo scorso aprile, quando l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale e il gruppo di Astrobee del centro di ricerca Ames della Nasa lo avevano usato per mappare l’interno del modulo Kibo del laboratorio orbitale. Grazie a questi esercizi di mappatura, a giugno Bumble ha potuto ‘spiccare’ il suo primo volo. Honey ha ricevuto tutti i dati raccolti dal gemello, ma necessita di ulteriori test prima di poter essere pronto a volare.

Il risveglio di Queen

Oltre a Honey e Bumble, dallo scorso luglio è presente sulla Stazione Spaziale Internazionale anche un terzo Astrobee. Il suo nome è Queen, si distingue dai suoi ‘fratelli’ per il colore verde e sarà l’ultimo robot del gruppo ad essere attivato. La Nasa sottolinea che i piccoli automi svolgeranno un ruolo significativo nel programma Artemis, finalizzato a riportare l’uomo sulla Luna entro il 2024, e in altre missioni nello spazio profondo. Oltre a supportare gli astronauti nella loro attività, custodiranno anche i veicoli spaziali nei periodi in cui l’equipaggio non sarà presente a bordo.