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Cervello, trovato uno dei centri del controllo cognitivo nell’uomo

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

È stato individuato dai ricercatori dell’Università degli Studi di Milano nel corso di una ricerca svolta in collaborazione con l’Irccs Istituto Clinico Humanitas 

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Collaborando con i ricercatori dell’Irccs Istituto Clinico Humanitas, gli esperti dell’Università degli Studi di Milano sono riusciti a identificare un nodo cruciale nel circuito cerebrale alla base delle funzioni di controllo cognitivo e a dimostrare per la prima volta che i fasci fronto-striatali, i sistemi di fibre che collegano la corteccia frontale ai nuclei della base, sono legati a questa fondamentale funzione. I risultati del nuovo studio, pubblicati sulla rivista specializzata Brain, potrebbero aiutare i neurochirurghi a condurre degli interventi al cervello più precisi e a evitare di danneggiare delle regioni importanti durante l’asportazione dei tumori.

Lo svolgimento della ricerca

Per svolgere lo studio, il team di ricerca guidato da Lorenzo Bello, docente di Neurochirurgia dell’Università degli Studi di Milano e responsabile Neurochirurgia Oncologica dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas, ha collaborato con il laboratorio di Fisiologia del controllo motorio dell’Università Statale, diretto da Gabriella Cerri. Grazie alla combinazione di due tecniche di indagine, la mappatura del cervello intraoperatoria e l’analisi di neuroimmagini, gli esperti sono riusciti a trovare il cosiddetto ‘interruttore dell’attenzione’. La stimolazione elettrica del cervello, eseguita durante un intervento di asportazione di tumori cerebrali in pazienti svegli e impegnati nello svolgimento di test neuropsicologici, ha reso possibile agli autori della ricerca di identificare nei lobi frontali precisi siti di sostanza bianca sottocorticale, responsabili della capacità di concentrarsi su una specifica caratteristica di uno stimolo visivo ed eseguire così il compito richiesto.

Le scoperte dei ricercatori

Durante lo studio, i ricercatori hanno osservato che la perturbazione di queste regioni cerebrali durante la stimolazione elettrica comprometteva l’esecuzione del compito assegnato ai pazienti, svelando il loro ruolo cruciale nell’inibizione di interferenze e distrazioni. Inoltre, l’impiego di tecniche avanzata di analisi di neuroimmagine ha consentito di individuare gli specifici fasci di fibre nervose coinvolte, ovvero i fasci fronto-striatali che collegano la corteccia frontale ai nuclei della base.