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Il Polo Nord magnetico si avvicina alla Siberia 55 chilometri all’anno

Scienze
Foto di archivio (Getty Images)

Il punto di riferimento per bussole e navigatori si sta muovendo a una velocità superiore a quella prevista e ha costretto gli esperti a pubblicare con un anno di anticipo il nuovo Modello Magnetico terrestre 

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Il Polo Nord magnetico, il punto di riferimento per bussole e navigatori, si sta spostando dalle coste del Canada verso la Siberia a una velocità nettamente superiore alle previsioni, pari a 55 chilometri l’anno. Per questo motivo, la National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti si è trovata costretta ad aggiornare e pubblicare con un anno di anticipo il nuovo Modello Magnetico della Terra, il quale contiene informazioni fondamentali per usi civili e militari, per la navigazione terrestre, marittima e aerea e anche per il corretto funzionamento di alcune applicazioni per gli smartphone.

Accelerazione da inizio 2018

A differenza del Polo Nord geografico, il punto fisso nel quale l’asse di rotazione incontra la superficie terrestre, il Polo Nord magnetico è in continuo movimento e segue il campo magnetico prodotto dal pianeta. Tuttavia, se nel 2000 si spostava alla velocità di 14,5 chilometri l’anno, a partire dall’inizio del 2018 ha incrementato il suo passo oltre ogni aspettativa, raggiungendo gli attuali 55 chilometri l’anno in direzione Siberia. I motivi di questa variazione non sono ancora chiari ma gli scienziati spiegano che il fenomeno potrebbe dipendere dal nucleo esterno della Terra, composto per buona parte di ferro allo stato liquido, dal quale nasce, appunto, il campo magnetico. È dunque impossibile prevedere i suoi cambiamenti e all’uomo non resta che continuare a monitorarlo per cercare di tenere il suo passo.

Modello aggiornato ogni 5 anni

Il Modello Magnetico della Terra viene di solito aggiornato ogni cinque anni. L’ultima pubblicazione risale al 2015, ma a causa di questa inaspettata variazione nella regione artica gli scienziati hanno dovuto anticipare i tempi, ufficializzando il nuovo documento lunedì 4 febbraio. La comunità scientifica, però, non è concorde nello spiegare questo avvenimento: per alcuni, infatti, l'accelerazione improvvisa sarebbe il primo segnale dell’imminente inversione dei poli magnetici, evento che si verifica nel corso di migliaia di anni, mentre per altri si tratta solo di un fenomeno locale.