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Partita la capsula Dragon della SpaceX diretta verso l’Iss

Scienze
Satellite Aeolus (Ansa)

Il lancio di Dragon è avvenuto il giorno 5 dicembre 2018 dalla base di Cape Canaveral, in Florida, grazie al razzo Falcon 9, sviluppato per fare ritorno sulla Terra otto minuti dopo la partenza 

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È partita Dragon, la capsula della SpaceX diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale (Iss) per rifornire il laboratorio orbitante di tutti i materiali e le attrezzature utili a portare avanti le numerose ricerche scientifiche in corso.
Il lancio di Dragon è avvenuto il giorno 5 dicembre 2018 dalla base di Cape Canaveral, in Florida, grazie alla propulsione del razzo Falcon 9, sviluppato per fare ritorno sulla Terra circa otto minuti dopo la partenza.

Lancio andato a buon fine

Il lancio è andato a buon fine: la capsula ha infatti raggiunto l’orbita provvisoria all’incirca dieci minuti dopo la sua partenza dalla Florida. Ora Dragon è diretta verso l’orbita definitiva dove atterrerà dopo aver dispiegato i pannelli solari e grazie a diverse spinte di propulsione. Al suo arrivo verrà accolta da Alexander Gerst, il comandante della Stazione Spaziale, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), e da Serena Auñón-Chancellor della Nasa.
I due esperti dovranno agganciare il cargo all’Iss.

Il lancio era stato rinviato

Il lancio di Dragon era stato rinviato in quanto parte del carico diretto verso la Stazione Spaziale Internazionale era avariato.
Il cibo per i topi impiegati nel laboratorio orbitante per compiere diverse ricerche scientifiche era infatti coperto di muffa e necessitava di una pronta sostituzione.
A bordo della Stazione Spaziale Internazionale sono in corso diversi test, alcuni dei quali atti allo studio dei meccanismi che regolano l’invecchiamento e le patologie che si verificano in tarda età.
Lo scopo di Dragon è proprio quello di fornire al personale esperto dell’Iss tutti quei materiali utili alla ricerca.
Grazie alle attrezzature rifornite dalla capsula di SpaceX prenderanno il via la Missione di Rifornimento Robotico (Rrm3) e la Ricerca sulle Dinamiche dell'Ecosistema Globale (Gedi). La prima servirà a dimostrare che è possibile trasportare in orbita il metano liquido usato come carburante. Gedi, invece, analizzerà approfonditamente le foreste del pianeta Terra, per studiare nel dettaglio i cicli dell’acqua e del carbonio.