Borneo, scoperti graffiti risalenti ad almeno 40.000 anni fa
ScienzeLa scoperta riscrive la storia dell’arte rupestre e dimostra che questa non ebbe origine in Europa bensì nel sud-est asiatico. Le immagini raffigurano mani, animali e uomini stilizzati
Un gruppo di ricercatori australiani della Griffith University ha scoperto, in una caverna del Borneo, le più antiche pitture figurative mai realizzate dall’uomo. Si tratta di disegni raffiguranti esseri umani stilizzati, mani, animali e simboli astratti che risalgono ad almeno 40.000 anni fa e dimostrano che la pittura rupestre non ebbe origine in Europa, scrivendo così un nuovo capitolo della storia dell’uomo.
Analisi con l’uranio
Le immagini, descritte nel dettaglio in un articolo pubblicato su Nature, sono state divise in tre diversi settori che corrispondono ad altrettanti periodi. Il primo è composto da disegni di animali realizzati con un colore rosso-arancione e da calchi di mani; il secondo riporta altre mani, uomini stilizzati e forme più complesse; il terzo, invece, raggruppa figure umane, barche e disegni geometrici neri. Gli studiosi, guidati da Maxime Aubert, hanno analizzato con l’uranio le croste di calcare che coprono tutte le immagini e hanno constatato che alcune delle figure rosso-arancioni risalgono ad almeno 40.000 anni fa. Una di queste avrebbe addirittura 51.800 anni, mentre quelle color mora sarebbero le più recenti e sarebbero state dipinte circa 20-21.000 anni fa, quando ci fu un deciso cambiamento nel raffigurare gli animali di grandi dimensioni. I ricercatori hanno così concluso che l’arte rupestre si diffuse in Borneo tra 52.000 e 40.000 anni fa.
Artisti durante l’Era glaciale
I disegni scoperti nella provincia East Kalimantan dimostrano che l’usanza di dipingere sulle pareti delle grotte si sviluppò prima nel Borneo che in Europa, come gli studiosi avevano sempre ritenuto, e che nel sud-est asiatico ci sono stati artisti durante l’Era glaciale che hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’uomo. Già nel 2014 una scoperta simile nell’isola indonesiana Sulawesi, pubblicata anch’essa su Nature, aveva ventilato questa ipotesi, che ora trova conferma nei risultati ottenuti da Aubert e dal suo gruppo: “Il nostro studio - spiega il coordinatore - suggerisce che l'arte delle caverne si sia diffusa dal Borneo a Sulawesi e altri nuovi mondi oltre l'Eurasia, forse arrivando con i primi uomini che colonizzarono l’Australia”.