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Cambiamenti climatici e globalizzazione, anche i microrganismi migrano

Scienze
Pianeta Terra (Getty Images)

Secondo Duccio Cavalieri, microbiologo dell'Università di Firenze, in futuro sarà necessario mappare i loro spostamenti per salvaguardare la salute delle persone 

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I cambiamenti climatici e la globalizzazione mettono a dura prova anche la sopravvivenza dei microrganismi, come i batteri e i virus, costretti a migrare in altre aree.
Secondo Duccio Cavalieri, microbiologo dell'Università di Firenze, in futuro sarà necessario mappare i loro spostamenti al fine di salvaguardare, non solo la salute delle persone, ma anche la conservazione dei prodotti agroalimentari tipici di ogni territorio, quali i vini e i formaggi.
L’argomento sarà trattato dal 5 al 7 novembre, in occasione del convegno ‘MicrobiotaMi 2018’, presso l’Università di Milano-Bicocca.

Migrazione ‘invisibile’

Il microbiologo Cavalieri, nell’anno 2014, aveva già identificato la presenza di microrganismi del Sahara sulle Alpi. Questi ultimi sarebbero giunti sulle montagne della penisola italiana trasportati dalla sabbia del più vasto deserto caldo della Terra.
Il fenomeno, denominato ‘neve rosa’, oltre ad aver offerto uno spettacolo mozzafiato ai visitatori presenti sul posto, ha attivato un campanello d’allarme in tutti gli esperti del settore.
"Con le nuove tecniche di sequenziamento del genoma oggi è possibile estrarre il Dna dei microrganismi che si trovano nei campioni prelevati dall'ambiente”, spiega Cavalieri.
“Questa pratica ha evidenziato che ogni luogo presenta microrganismi specifici, che costituiscono un'impronta distintiva di ogni area geografica”.

MicrobiotaMi 2018

MicrobiotaMi 2018 è un meeting internazionale organizzato per discutere riguardo le migrazioni ‘invisibili’ di cui sono partecipi i microrganismi.
Durante i tre giorni dedicati all’evento, molti esperti esporranno i più recenti studi del settore. Sarà dunque possibile fare il punto sulla ricerca del microbiota e discutere delle future applicazioni in ambito terapeutico, dalle patologie infiammatorie alle malattie che colpiscono il sistema nervoso.
Il convegno, organizzato con il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, è la fase finale di 'MSCA-ETN TOLLERANT', il progetto europeo realizzato sotto la guida di Francesco Peri, professore di Chimica organica all’Università Milano-Bicocca.
Oltre al Dottor Cavalieri, prenderanno parte alla discussione anche Scott Snapper, esperto dell’Università di Harvard, Gabriel Nunez, dottore dell’Università del Michigan, Jin-ichi Inokuchi, dell'Università del Tohoku, Hiroshi Kiyono, dell'Università di Tokyo, Maria Rescigno, dell'Università Humanitas di Milano, Judith Campisi, del Buck Institute, Jerry M. Wells, esperto dell'Università di Wageningen.