Secondo i dati forniti dall’organizzazione C40 Cities, alcune metropoli sarebbero riuscite a ridurre i livelli di biossido di carbonio grazie alle energie green e al rafforzamento dei mezzi pubblici
L’energia pulita e i mezzi alternativi alle automobili sarebbero la chiave per la riduzione di biossido di carbonio in città. Emerge dai nuovi dati forniti da C40 Cities, l’organizzazione che monitora i cambiamenti climatici di 96 grandi centri urbani in tutto il mondo. 27 città, tra cui Varsavia, Barcellona e Sydney hanno registrato il picco di anidride carbonica nel 2012, poi in seguito sono riuscite a ridurne i livelli. Oltre a investire sull’energia verde, le città sono riuscite a fornire alternative valide, anche dal punto di vista economico, a chi di solito ricorre solo all'automobile. Secondo i dati, le emissioni sono diminuite del 2% ogni anno in media, mentre le loro economie sono aumentate del 3% all'anno. Tra le italiane presenti Milano e Roma.
Picco nel 2012, poi calo
Nel 2009 alla conferenza sul clima di Copenaghen i circa 200 paesi partecipanti si erano dati l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale. L’accordo di Parigi di sei anni dopo stabiliva che il rialzo andava tenuto al di sotto dei due gradi centigradi, sforzandosi di arrivare a +1,5 gradi. Per centrare l’obiettivo, le emissioni sarebbero dovute calare dal 2020. La nuova analisi di C40 Cities mostra che 27 città hanno visto le loro emissioni di biossido di carbonio aumentare fino al 2012, per poi crollare nei cinque anni successivi. I livelli sono ora il 10% più bassi rispetto al loro zenit. Un esempio virtuoso è Sydney: le emissioni di gas serra hanno raggiunto il picco nel 2007 e sono diminuite ogni anno da allora, nonostante l'economia sia cresciuta del 37%.
Le città virtuose
Le 27 aree urbane che sono riuscite a diminuire le emissioni sono: Barcellona, Basilea, Berlino, Boston, Chicago, Copenaghen, Heidelberg, Londra, Los Angeles, Madrid, Melbourne, Milano, Montréal, New Orleans, New York, Oslo, Parigi, Filadelfia, Portland, Roma, San Francisco, Stoccolma, Sydney, Toronto, Vancouver, Varsavia e Washington DC. Le misure chiave adottate comprendono la decarbonizzazione dei sistemi elettrici, l'ottimizzazione dell'uso di energia negli edifici, l’investimento su energie pulite e la riduzione degli sprechi, aumentando il riciclo. “Non è il risultato di una rivoluzione, ma di una costante evoluzione nella vita della città. È cambiato il modo di muoversi e di riciclare, si è cercato di evitare gli sprechi”, spiega Giuseppe Sala, sindaco di Milano.