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Paure innate, quale area del cervello scatta davanti al pericolo?

Scienze
Cervello (Getty Images)

La ricerca, guidata dal professor Jin-Hee Han del Dipartimento di Scienze Biologiche del KAIST Institute, ha identificato il circuito cerebrale responsabile della risposta alle situazioni di pericolo 

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Secondo gli neuroscienziati esistono due diversi tipi di paura, quella indotta e quella innata. Quest’ultima, non avendo cause specifiche, è codificata per natura dal cervello umano. Un gruppo di ricerca guidato dal professor Jin-Hee Han, del Dipartimento di Scienze Biologiche del KAIST Institute, sembra aver identificato il circuito cerebrale responsabile della regolazione della risposta a questa particolare emozione. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communication, è un grande passo in avanti nella comprensione di come i circuiti neurali nella corteccia prefrontale riescano a creare soluzioni comportamentali a delle minacce esterne. I risultati ottenuti potranno permettere, in futuro, la creazione di un nuovo paradigma nella cura e nello sviluppo terapeutico dei disturbi mentali correlati alle paure.

La corteccia cingolata anteriore

In natura, quando gli animali si trovano in una situazione di pericolo, reagiscono attuando dei comportamenti al fine di preservare la loro esistenza, quali la fuga o il congelamento. Queste risposte sono controllate dai sistemi del circuito emotivo del cervello. La compromissione e il malfunzionamento di quest’ultimo, spesso e volentieri, porta a disturbi legati alla paura. È la corteccia cingolata anteriore (CCA), una sub-regione all'interno della corteccia prefrontale, a regolare le risposte a questa particolare emozione comportamentale e fisiologica. Questa specifica area, dopo aver individuato ed elaborato ordinatamente le informazioni sensoriali percepite dal corpo umano, è in grado di trasmettere i dati raccolti verso l’amigdala e il tronco cerebrale, al fine di permettere l’attuazione di una riposta.

Risposta alle situazioni di pericolo

La ricerca, a cui ha partecipato anche il professor Jinho Jhang, si è concentrata sulla CCA e in particolare sulla sua risposta alle situazioni di pericolo. Analizzando la reazione dei topi di laboratorio sollecitati dagli stimoli olfattivi dei predatori, la squadra del professore sembra aver dimostrato che la corteccia cingolata anteriore e il suo fondamentale apporto di protezione all’amigdala basolaterale, siano fondamentali nella regolazione inibitoria delle risposte alla paura innata e indotta dalla presenza figurata del predatore esterno. I ricercatori sono giunti alla risoluzione dello studio, grazie ai risultati ottenuti dalla manipolazione ortogenetica, dai tracciamenti del circuito neurale e dagli esperimenti di elettrofisiologia a fette. “Le nostre scoperte aiuteranno a sviluppare trattamenti terapeutici per i disturbi mentali suscitati dalla paura, come gli attacchi di panico e l'ansia da stress post-traumatico", ha affermato il professor Han.