Secondo i ricercatori del Laboratorio di Neurobiologia e Comportamento all’Università Rockefeller, sarebbero la sede della consapevolezza di se stessi
Esistono persone che sono in grado di destarsi puntualmente ogni mattina alla medesima ora senza nemmeno dover puntare la sveglia. Uno studio pubblicato sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas) dal gruppo di ricerca della Rockefeller University, ha scoperto il segreto di tale meccanismo. Si tratta di un automatismo che permetterebbe di restare in contatto con l'ambiente e da cui dipenderebbero anche il pensiero e il linguaggio. Ad attivarlo sarebbero i neuroni giganti, ovvero quelli a cui sono collegate funzioni complesse, come la consapevolezza di se stessi e la capacità di valutare la realtà che ci circonda.
La ‘scatola nera’ del cervello
Un risultato che potrebbe aiutare la scienza a comprendere meglio anche alcune malattie psichiatriche, come il disturbo bipolare o il deficit di attenzione, nelle quali tale meccanismo non funzionerebbe nella maniera corretta. Il coordinatore dell’esperimento, Donald Pfaff, e il suo team di ricerca hanno lavorato osservando ed analizzando il nucleo gigantocellulare nel cervello (NGC), anche volgarmente conosciuto come la 'scatola nera'. In questa parte dell'encefalo sono contenuti neuroni estremamente grandi, detti giganti: "Osservando attentamente la loro struttura si comprende immediatamente quanto possano essere importanti per il funzionamento del cervello - spiega il direttore del laboratorio di Neurobiologia e comportamento del medesimo Ateneo -. Ritengo che siano essenziali per l'avvio di qualsiasi comportamento".
I neuroni giganti si autogestiscono
Al fine di comprendere quale possa essere il ruolo svolto da questi neuroni giganti, i ricercatori hanno identificato i geni attivi in queste cellule, arrivando a determinare una scoperta entusiasmante. Attraverso una tecnica nota come retro-TRAP, che attiva a comando i neuroni, è emerso come questi esprimano un gene in grado di rilassare i vasi sanguigni, aumentando il flusso di sangue ossigenato nei tessuti. Secondo Donald Pfaff, questi neuroni sono così importanti per le normali funzioni del sistema nervoso centrale, che hanno sviluppato la capacità di controllare direttamente il proprio apporto di sangue.