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La ricerca: i ricordi della prima infanzia non vengono cancellati

Scienze
I ricordi della prima infanzia sarebbero 'sepolti' nella memoria (archivio Getty Images)

Secondo un nuovo studio dell'Università di Toronto sarebbero solo "sepolti" nella memoria. Nel corso degli esperimenti condotti sui topi, infatti, è stato possibile farli riemergere tramite stimolazione nervosa

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I ricordi della prima infanzia potrebbero non essere del tutto perduti, ma solo "sepolti" all'interno della nostra memoria. A suggerirlo è un nuovo studio dell'Università di Toronto pubblicato sulla rivista Current Biology. I ricercatori canadesi hanno condotto dei test sui topi, che presenterebbero la stessa 'amnesia infantile' degli esseri umani, riuscendo a far riemergere i ricordi dei roditori attraverso la stimolazione nervosa ad hoc.

I test sui topi

Nel corso degli esperimenti, i ricercatori canadesi hanno insegnato ai topi ad associare il ricordo di una piccola scossa elettrica a uno specifico luogo, nella fattispecie una scatola. Solitamente, i roditori perdono questa memoria dopo circa una settimana. I test sono stati ripetuti, in seguito, tenendo traccia dei neuroni coinvolti nell'apprendimento di questa associazione. Dalle registrazioni è emerso che si trovavano tutti nell'area dell'ippocampo. Diverse settimane dopo, a ricordo teoricamente ormai sparito, i neuroni sono stati stimolati nuovamente e, in circa il 70% dei casi, i topi hanno mostrato di ricordare l'associazione tra luogo e scarica elettrica.

Ricordi nascosti

Gli autori dello studio spiegano che, nel momento in cui si cerca di far riaffiorare il ricordo più vecchio possibile, solitamente ci si ferma a quattro o cinque anni. Tuttavia, come si legge nell'articolo, i primi ricordi d'infanzia non verrebbero completamente dimenticati o cancellati dal cervello. I risultati dei test condotti sui topi, infatti, dimostrano che potrebbe essere possibile farli riemergere attraverso una stimolazione diretta. I ricercatori ritengono, inoltre, che la perdita di memoria sia solo un aspetto del fenomeno dell'amnesia infantile, che potrebbe essere legato anche a problemi di archiviazione.