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Correre velocemente migliora la capacità di apprendimento del cervello

Scienze
La ricerca è stata condotta dagli esperti del Champalimaud Centre for the Unknown di Lisbona (archivio Getty Images)

Lo rivela uno studio condotto su cavie animali dagli scienziati del Champalimaud Centre for the Unknown di Lisbona. I test avrebbero dimostrato che l'intensità della corsa è direttamente proporzionale alla velocità delle prestazioni celebrali

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La velocità della corsa influisce sulle prestazioni di apprendimento del cervello. Lo rivela una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Neuroscience che avrebbe dimostrato che l'intensità della corsa è direttamente proporzionale alla ritmo di elaborazione dei dati a livello celebrale.

La ricerca portoghese

Lo studio, condotto dagli esperti del Champalimaud Centre for the Unknown di Lisbona, è partita quasi casualmente dopo aver notato che alcuni topolini sottoposti a dei test di apprendimento, imparavano più rapidamente un compito motorio quanto più velocemente gli sperimentatori li facevano correre su una specie di tapis roulant. Da qui l'ipotesi che la velocità esterna del tapis roulant influenzasse le performance di apprendimento degli animali. "Il nostro risultato principale è che possiamo permettere ai topolini di apprendere meglio semplicemente facendoli correre di più", ha spiegato Catarina Albergaria che ha condotto la ricerca, sottolineando dunque l'esistenza di una relazione di causa effetto tra prestazioni fisiche e mentali.

Teoria da testare sugli esseri umani

Fra i compiti motori ai quali sono state sottoposte le cavie c'era quello di chiudere gli occhi in risposta a un fascio di luce o a stimoli di altra natura: azioni che venivano compiute più velocemente dai topi sottoposti a sforzo maggiore. Grazie a successivi esperimenti gli esperti hanno anche capito a livello cerebrale quali sono le strutture precise che mediano questo rapporto tra corsa e apprendimento. Resta da capire se l'effetto della corsa si estende anche ad altre sfere dell'apprendimento e regioni del cervello (e non solo a compiti motori) e se questo effetto è visibile anche negli esseri umani.