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Trasporto del sangue e consegna della posta: il futuro dei droni

Scienze
Roma Drone Campus ospiterà oltre 100 seminari Roma Drone Campus, in cui esperti e istituzioni faranno il punto sullo sviluppo del mercato in Italia (Getty Images)

Mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio, la capitale ospita il "Roma Drone Campus". L'occasione per fare il punto della situazione sugli sviluppi e i possibili campi di applicazione di un settore in forte crescita

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Medici, postini ed archeologi. Nel prossimo futuro i droni saranno sempre più presenti in settori chiave della nostra vita. Consegneranno la posta, voleranno da un ospedale all'altro per il trasporto del sangue e potranno persino immergersi nei fondali marini alla ricerca di tracce di civiltà scomparse. I campi di applicazione possibili per questa tecnologia sono infiniti, motivo per cui Roma - mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio 2018 - ospita il "Roma Drone Campus 2018", l'unico evento professionale in Italia dedicato ai sistemi di pilotaggio remoto. L'appuntamento è presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Università Roma Tre.

Roma Drone Campus 2018

Con l'edizione 2018, Roma Drone festeggerà i cinque anni di vita. Una manifestazione che si è evoluta nel tempo: originariamente partita come un salone aeronautico nazionale sui droni, sotto il nome di Roma Drone Expo&Show, si è poi trasformata nel ciclo di incontri noto come Roma Drone Conference, prima di divenire l'attuale Roma Drone Campus, il grande evento di formazione e business dedicato ai professionisti del settore droni. Una serie di cambi e modifiche necessaria per seguire gli sviluppi di un mondo in continua evoluzione. "Le applicazioni dei droni sono tantissime, l'unico limite è la nostra fantasia", ha spiegato all'ANSA Luciano Castro, presidente di Roma Drone.  

I possibili campi di applicazione

"La tecnologia dei droni si sta ormai orientando verso mezzi a pilotaggio remoto in grado di muoversi su tutti e tre gli elementi: aria, acqua e terra", ha aggiunto ancora Castro. "In questa due giorni romana presenteremo, ad esempio, droni postini made in Italy, i cui primi test di volo sono stati fatti a Trapani, droni sottomarino per le ricerche archeologiche, e il prototipo di un velivolo per il trasporto di sangue". Saranno oltre 100 i seminari che si succederanno durante i due giorni di Roma Drone Campus, in cui esperti e istituzioni faranno il punto sullo sviluppo del mercato in Italia. Un settore in forte crescita che resta però ancora monopolizzato dalla Cina. "La prospettiva è realizzare droni sempre più grandi come navi per le merci o droni per il trasporto passeggeri. Una delle sfide è l'utilizzo dei dati raccolti dai droni, per esempio in chiave anti-terrorismo, per il controllo del traffico o il monitoraggio del territorio. Tutti impieghi - ha concluso il presidente dell'evento - che potrebbero portare a un ampliamento della legge sulla privacy".

I "Rome Drone Awards 2018"

Durante l'evento sono stati consegnati i "Roma Drone Awards", riconoscimenti assegnati da una giuria composta da giornalisti esperti del settore aerospaziale e scientifico ad alcuni progetti particolarmente degni di nota. Un premio speciale è andato alla Polizia di Stato, "per aver utilizzato i droni in occasione di importanti vertici internazionali e grandi eventi di spettacolo a supporto dei controlli anti-terrorismo". Un altro è invece stato assegnato alla Croce Rossa Italia per la sperimentazione avviata dal Comitato CRI di Bologna, che ha utilizzato i droni in attività di prevenzione e soccorso in caso di emergenza. Hanno ricevuto i "Roma Drone Awards 2018" anche l'Università di Bologna e la MDM Team, spin-off dell'Università di Firenze. La prima per aver guidato, con il Dipartimento di Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell'Informazione (DEI), lo sviluppo di "Sherpa" (progetto europeo per il soccorso in ambiente alpino che prevede l'impiego di droni aerei e terresti). La seconda per aver invece contribuito con il suo drone subacqueo "Zeno", al progetto "ArcheoSub", destinato alla scoperta di nuovi siti archeologici sottomarini e alla valorizzazione di quelli esistenti. Altri premi sono stati consegnati alla start-up casertana Top-View per il progetto "SAV-ES". Mentre il premio intitolato a Benito Pagnanelli, noto esperto in assicurazioni aerospaziali recentemente scomparso, è andato al giovane Matteo Sacchetti, ventenne di Ravenna iscritto al primo anno del Politecnico di Milano per aver realizzato il "Glove Controller", un prototipo di guanto tecnologico con cui è possibile pilotare un drone.