Etna, l'eruzione fotografata dallo spazio
ScienzeLo scatto è stato pubblicato in un tweet dall'astronauta francese Thomas Pesquet, impegnato nella missione Proxima sulla Stazione spaziale internazionale
Uno spettacolo della natura immortalato a migliaia di chilometri dalla Terra. È l'eruzione dell'Etna, il più grande vulcano in attività d'Europa, ripreso dalle fotocamere della Stazione spaziale internazionale dall'astronauta francese Thomas Pesquet.
Il tweet dell'astronauta – L'immagine del vulcano è stata resa pubblica da Pesquet con un tweet. L'ingegnere francese in forza all'Esa, che dal 17 novembre 2016 è impegnato nella missione Proxima, ha commentato lo scatto scrivendo: “L'Etna in Sicilia è attivo da qualche tempo e la lava è visibile dallo spazio di notte”. Nella foto si vedono nitidamente le luci di Catania - in alto, nella foto il nord è a sinistra - e diversi paesi della costa orientale, mentre in basso a sinistra, è chiaramente distinguibile una sottile linea rossa. È la lingua di lava dell'eruzione verificatasi lo scorso 14 marzo e ancora parzialmente attiva.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="fr" dir="ltr">L’<a href="https://twitter.com/hashtag/Etna?src=hash">#Etna</a> en Sicile est actif depuis quelques temps et la lave en fusion (à gauche de la photo) est visible depuis l’espace de nuit!! 🌋 <a href="https://t.co/3SCRImwAXX">pic.twitter.com/3SCRImwAXX</a></p>— Thomas Pesquet (@Thom_astro) <a href="https://twitter.com/Thom_astro/status/844277440448884736">21 marzo 2017</a></blockquote>
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Le ultime eruzioni – Il vulcano siciliano è ritornato in attività già alla fine di gennaio del 2017 quando l'Osservatorio dell'Ingv di Catania ha registrato circa 60 scosse, con magnitudo massima pari a 3.5. Il 27 febbraio una nuova eruzione ha interessato la sella che unisce il vecchio e il nuovo cratere di Sud-Est. Il 16 marzo un'"esplosione freatica”, avvenuta a quota 2700 metri sul Belvedere che si affaccia sulla Valle del Bove, sul territorio di Zafferana Etnea, ha provocato il ferimento di dieci escursionisti. Diversi anche i disguidi alla viabilità provocato dai detriti e dai fumi generati dall'eruzione: il 17 marzo l'Aeroporto di Catania ha dichiarato un'allerta rossa (Vona Red) per il traffico aereo. A causa della scarsa visibilità sulla pista lo scalo ha potuto permettere, per ventiquattro ore, soltanto cinque atterraggi all'ora.