Scienza, alle radici della vita: scoperti tre nuovi archeobatteri

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Gli archeobatteri scoperti condividono diversi geni con gli eucarioti (Archivio Getty Images)
Getty_Images_Batteri

Una ricerca internazionale pubblicata su Nature ha individuato tre archeobatteri, battezzati col nome di tre divinità nordiche, dai quali si sarebbero evoluti gli organismi più complessi come animali e piante

L'evoluzione di forme di vita complesse dai più elementari batteri, un passaggio chiave avvenuto milioni di anni fa e che la scienza non è ancora riuscita del tutto a chiarire, può contare su una nuova importante scoperta. Un team di ricerca internazionale guidato dalla Uppsala University (Svezia) ha rinvenuto il dna di tre specie di archeobatteri che costituiscono una sorta di anello di congiunzione fra gli organismi eucarioti, cui appartengono piante, animali e funghi, e quelli procarioti, di cui fanno parte le forme di vita più semplici come i batteri. I risultati delle ricerche sono stati pubblicati sulla rivista Nature.

 

All'origine della vita – Le tre specie di archeobatteri scoperti dalla squadra guidata da Thijs Ettema sono stati battezzati con i nomi delle divinità nordiche Thor, Odino e Heimdall. Gli studiosi hanno precisato che sono riusciti a risalire alla loro esistenza non già dall'osservazione diretta, bensì rinvenendo il dna nell'ambiente, in particolare nei sedimenti. La caratteristica fondamentale di questi batteri, denominati "archei Asgard", è quella di "condividere diversi geni con gli eucarioti, inclusi molti di quelli coinvolti nella formazione delle strutture che danno alle cellule eucariote il proprio carattere complesso", spiega la ricercatrice Anja Spang sul sito dell'Uppsala University.

 

La chiave della scoperta – La scoperta è stata possibile grazie a nuove metodiche che permettono di ottenere il genoma di microbi che non possono essere cresciuti in laboratorio; secondo il primo autore del paper, Thijs Ettema, "questi sono tempi molto eccitanti". Nel 2015 lo stesso Ettema aveva già scoperto Loki, quello che appariva come il più semplice fra i microrganismi dotati di una vita cellulare complessa. I nuovi archeobatteri sarebbero collegati allo stesso Loki: "questi organismi sono i nostri parenti più stretti nell'ambito dei microbi, ma su di loro non sappiamo quasi nulla", ha aggiunto Ettema. Ciò è anche dovuto al fatto che tali microbi non sono stati direttamente osservati dagli studiosi. "Sarebbe bello se potessimo isolare o far crescere le cellule Asgard e studiarle al microscopio. Sono convinto che questo rivelerebbe importanti indizi su come le cellule complesse si sono evolute".

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