Ragno violino, che cosa fare in caso di puntura? I consigli dell'esperto

Cosa fare in caso di puntura del ragno violino? Lo abbiamo chiesto a Paolo Maurizio Soave, responsabile del Centro antiveleni del Policlinico Gemelli di Roma. Come intervenire nell'immediato? Nel momento in cui dovesse pungere o mordere, la cosa migliore da fare è lavare bene la zona colpita con acqua e sapone e disinfettarla attentamente. Per il resto, si tratta di fare osservazione clinica, ovvero osservare, monitorare come procede l’evoluzione di quella che è una piccola lesione: solo in rari casi, a seconda delle condizioni cliniche di una persona, dell’età, di altre patologie presenti, il morso può evolvere in lesioni più complesse, come per esempio delle escare, cioè delle lesioni necrotiche sulla cute nella zona di inoculo. Come riconoscere il morso del ragno violino? Nella maggior parte dei casi, la persona colpita non si rende nemmeno conto di essere stata punta o morsa da un ragno violino. La sensazione è quella di un normale e lieve pizzico. Un elemento utile per riconoscere la puntura è la comparsa di due piccoli forellini. Questo può essere un indizio per capire che potrebbe trattarsi di un ragno violino. In ogni caso non è un elemento per cui allarmarsi. Può essere utile, in caso di puntura sospetta, recarsi in ospedale? Non è necessario presentarsi fisicamente in un centro antiveleni, al servizio di tossicologia, o fare lunghe code in ospedale. Il morso del ragno violino è infatti una lesione che, perlomento all’inizio, nella stragrande maggioranza dei casi, è assolutamente gestibile anche da un medico di famiglia. Quindi il consiglio è quello di rivolgersi al proprio medico di base. Può essere anche utile chiamare il centro antiveleni telefonicamente, questo sì: chiunque dovesse chiamare avrà sempre un supporto da parte nostra e da parte degli altri centri antiveleni per avere adeguate informazioni. Che cosa fare in caso di complicazioni? Può succedere che le punture si evolvano e che ci si possa trovare in situazioni legate alle complicanze di un morso. Bisogna precisare che, nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta comunque di complicanze infettive locali, quindi arrossamenti, gonfiori, pruriti. In ogni caso se non è una situazione grave , il medico di famiglia resta il primo punto di riferimento a cui rivolgersi. Sarà quest'ultimo eventualmente a valutare se può essere necessario somministrare una terapia antibiotica o cortisonica locale oppure anche per bocca. Ci sono categorie di persone più esposte a rischi per le quali bisogna agire più rapidamente? No, la gestione è sempre la stessa per qualunque persona. Quello che cambia nella gestione del morso è semmai la diversa evoluzione della lesione locale. In ogni caso, non bisogna andare subito in ospedale se c’è soltanto la puntura o il morso. La prima cosa da fare, lo ricordiamo, è lavare la zona colpita, passarci sopra un dinfettante. Dopodiché si aspetta, si osserva e si valuta. Chiamare il centro antiveleni, non necessariamente una sola volta ma a più riprese, man mano che si osserva la l'evoluzione della lesione, rimane sempre assolutamente un'opzione valida e consigliata.