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Braille: cos'è e come si utilizza l'alfabeto dei non vedenti

Salute e Benessere
Mani che leggono il linguaggio Braille (foto di repertorio - Getty Images)

Inventato dal francese Louis Braille nel 1829, questo sistema di scrittura ha permesso ai ciechi di tutto il mondo di leggere. Il 4 gennaio viene celebrata una giornata mondiale in suo onore

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Sembrano puntini sparsi a caso su un foglio, ma sotto le dita delle persone non vedenti quei segni diventano storie, informazioni, conoscenza. Sono la base del Braille, il sistema di scrittura ideato da un inventore francese nel 1829. Riconosciuto a livello internazionale, può essere usato in molte lingue diverse. In occasione del World Braille Day, che si celebra in tutto il mondo il 4 gennaio, ripercorriamone la storia e il suo funzionamento.

Che cos'è il Braille

Secondo la definizione dell'Unione Italiana Ciechi, il Braille è il codice di lettura e scrittura più utilizzata dai non vedenti. Lo ha inventato nel 1829 il francese Louis Braille, rimasto cieco a soli tre anni. Il suo percorso di apprendimento lo portò in contatto prima con il metodo Haüy che consisteva nel leggere, sfruttando il tatto, delle lettere stampate in rilievo. Poi Braille conobbe il metodo Barbier, ideato da un soldato per permettere ai militari di leggere anche di notte. Braille combinò i diversi codici fino a ottenere il sistema di scrittura e lettura per i non vedenti oggi adottato in tutto il mondo. Il Braille si basa su sei punti in rilievo. La maggior parte dei simboli è universalmente riconosciuta e, per questo, può essere usato in molte lingue diverse. Infatti, il Braille non rappresenta una lingua, ma è un mezzo di scrittura internazionale usato per rappresentare la punteggiatura, i numeri, le lettere dell'alfabeto, simboli matematici e musicali.

Le celle Braille

Ogni carattere è formato da una cella, a sua volta composta da sei punti disposti in tre righe e due colonne. I punti sono numerati dall'1 al 6. A ognuno di essi corrisponde una precisa posizione. Il punto 1 si trova in alto a sinistra. Il punto 2 si trova in centro a sinistra, mentre il 3 è in basso a sinistra. Nella colonna di destra ci sono i punti 4 (in alto a destra), 5 (al centro a destra) e 6 (in basso a destra). Ogni punto ha la dimensione di 7x4 millimetri, grandezza ideale per permettere di percepire la sua superficie e distinguere allo stesso tempo i singoli punti. Con questi punti si possono ottenere 64 combinazioni diverse, insufficienti per rappresentare tutti i caratteri esistenti nei linguaggi umani. Così alcuni gruppi di caratteri Braille sono utilizzati per rappresentare simboli grafici.

Il Braille di grado 2

Data la quantità di spazio richiesta da questo codice di scrittura, in molte lingue è stato introdotto il Braille di grado 2 o 'Braille contratto'. In questo caso un unico simbolo rappresenta particolari gruppi di lettere o addirittura intere parole. Il significato però cambia da lingua a lingua perché il simbolo si ricollega a specifici costrutti ortografici. Il Braille contratto si usa nei paesi anglofoni e francofoni, ma non in Italia, anche se ne esiste una versione.

World Braille Day

Secondo l'Oms nel mondo ci sono 285 milioni di persone con problemi alla vista. Di queste 39 milioni sono cieche,mentre le restanti sono ipovedenti. Tra le cause principali che conducono a deficit visivi ci sono: gli errori di rifrazione non corretti (43%), la cataratta non operata (33%), la degenerazione maculare legata all'età (4%), il glaucoma (2%), e la retinopatia diabetica (1%). Inoltre la principale causa di cecità – reversibile o irreversibile – sarebbe la cataratta non operata. Secondo il Ministero della Salute italiano l'80 per cento dei problemi visivi può essere prevenuto e curato. Il World Braille Day è stato istituito dall'Onu con la Risoluzione adottata dall'Assemblea Generale il 17 dicembre 2018. Lo scopo è ribadire l'importanza di questo codice nell'educazione, libertà di espressione e di opinione, così come nell'inclusione sociale: tutti obiettivi previsti dall'articolo 2 della Convenzione per i diritti delle persone con disabilità.

Giornata Nazionale del Braille

L'Italia ha una sua Giornata Nazionale del Braille, che si celebra il 21 febbraio. È stata istituita con la legge n. 126 del 3 agosto 2007 come momento di sensibilizzazione dell'opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti, in coincidenza con la Giornata mondiale della difesa dell'identità linguistica promossa dall'Unesco. Le ricorrenze coincidono perché la scrittura in Braille consente ai ciechi di accedere al patrimonio culturale scritto dell'umanità. In questo giorno le amministrazioni pubbliche e gli altri organismi operanti nel settore sociale promuovono iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, per richiamare l'attenzione sull'importanza che questo sistema linguistio riveste nella vita delle persone non vedenti, delle loro famiglie e delle istituzioni coinvolte.

Gli eventi in Italia per il World Braille Day

Nonostante le maggiori organizzazioni nazionali dirigano i propri sforzi verso il 21 febbraio, l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti lancerà in concomitanza della giornata mondiale una campagna di sensibilizzazione sullo stato di emergenza in cui versano le persone con disabilità visiva dall'inizio della pandemia. "I disabili visivi – commenta Mario Barbuto, Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – sono tra le persone rese più esposte al rischio di contagio. Pensiamo infatti che per un cieco o un ipovedente il tatto è il principale veicolo di esplorazione e interazione con il mondo esterno, ed essenziale per muoversi nello spazio, studiare a distanza, lavorare, acquistare beni di necessità, evitare pericoli, come dimostra anche l’adozione ormai universale del sistema Braille basato appunto su punti in rilievo percepibili solo al tatto. Ne consegue che sono proprio i ciechi tra i soggetti più esposti al rischio virus e che necessitano di priorità e attenzione particolare in questa fase di programmazione degli accessi alla vaccinazione". Per questo, l'Uici si è resa disponibile a collaborare con le istituzioni, mettendo a disposizione le strutture capillari sul territorio, oltre a tutto il know how sulle problematiche dei non vedenti, per studiare le modalità più opportune per vaccinare al più presto le persone affette da disabilità visiva. Inoltre, lunedì 4 gennaio 2021, alle ore 10:30, per celebrare la Giornata Mondiale del Braille, ci sarà una diretta live sulla pagina Facebook della Biblioteca “La Magna Capitana” di Foggia, in cui Barbuto, racconterà il percorso storico che ha consentito ai ciechi di tutto il mondo di emanciparsi dall’ignoranza e dalla miseria, grazie al codice Braille. Interverranno anche Gabriella Berardi, direttrice del Polo Biblio-Museale di Foggia; Michele Corcio, presidente della Società cooperativa sociale ONLUS Louis Braille; Luciana Stella, responsabile del progetto Cultura All Inclusion; Nicola Stilla, presidente del Club Italiano del Braille; Franco De Feo, presidente della sezione territoriale Uici di Foggia.