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Giornata mondiale endometriosi, 3 milioni di donne affette dalla malattia in Italia

Salute e Benessere
©Getty

La ricorrenza è stata istituita per porre l'attenzione su una patologia invalidante, che interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficolta a concepire

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Il 28 marzo 2023 ricorre la Giornata Mondiale dell'Endometriosi, istituita nel 2014 per porre l'attenzione su una malattia invalidante per le donne che ne soffrono. In Italia, secondo quanto riporta il ministero della Salute, sono affette da endometriosi il 10-15% delle donne in età riproduttiva. La patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficolta a concepire. Sono almeno tre milioni le diagnosi conclamate. L’endometriosi, negli stadi clinici più avanzati, è inserita nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), nell’elenco delle malattie croniche e invalidanti. Ogni donna con endometriosi al terzo o quarto stadio ha diritto all’esenzione dal ticket per alcune prestazioni specialistiche.

Cos'è l'endometriosi

L’endometriosi è un’anomalia delle cellule endometriali, le cellule normalmente presenti nella cavità uterina. Può essere definita come un'infiammazione cronica benigna degli organi genitali femminili e del peritoneo pelvico, causata dalla presenza anomala, in questi organi, di cellule endometriali che, in condizioni normali, si trovano solo all’interno dell’utero. Nell’endometriosi, quindi, il tessuto endometriale va a posizionarsi in sedi diverse da quella fisiologica come ovaie, tube di Falloppio, vescica e intestino. Il tessuto endometriale, anche quando si trova in sedi diverse dall’utero, sotto lo stimolo degli ormoni prodotti dalle ovaie, si ispessisce per poi sfaldarsi provocando sanguinamenti mestruali ciclici e causando dolore, a volte molto intenso, specialmente durante il ciclo mestruale. Può interessare la donna già alla prima mestruazione (menarca) e accompagnarla fino alla menopausa.

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I sintomi

Il sintomo principale dell'endometriosi è il dolore pelvico, che può diventare cronico quando si presenta per più di sei mesi consecutivi. Nelle fasi iniziali della malattia è concentrato prevalentemente durante il ciclo mestruale. Si manifesta soprattutto come una mestruazione dolorosa, dismenorrea, che tende a peggiorare prima e durante il ciclo. Il dolore si può associare anche ad irregolarità mestruali, come cicli abbondanti e perdite ematiche premestruali. Può essere presente, inoltre, anche durante l’ovulazione. Quando l’endometriosi comincia a interessare i tessuti esterni all’utero il dolore può manifestarsi durante i rapporti sessuali. A seconda della sede in cui si trova il tessuto endometriale, per esempio se sono coinvolti organi come vescica o intestino, si può provare dolore durante l’evacuazione o la minzione, gonfiore addominale o mancato svuotamento intestinale. Sin dalla più giovane età, non vanno sottovalutati dolori mestruali o pelvici ricorrenti, i dolori durante i rapporti sessuali o eventuali disturbi intestinali. È bene parlarne col medico di famiglia o il ginecologo.

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I legami con l'infertilità

Nelle sue forme più gravi, terzo e quarto stadio, l'endometriosi ha un forte impatto sulla qualità di vita della donna che ne soffre. È causa di sub-fertilità o infertilità nel 30-40% dei casi. Scondo quanto riporta il ministero della Salute, l'impatto della malattia è alto ed è connesso alla riduzione della qualità della vita e ai costi diretti e indiretti. Una limitata consapevolezza della patologia è causa del grave ritardo diagnostico, valutato intorno ai sette anni, ma una pronta diagnosi e un trattamento tempestivo possono migliorare la qualità di vita e prevenire l'infertilità. Sin dalla più giovane età è quindi molto importante sapere che i dolori mestruali e durante i rapporti non sono normali e che non devono essere taciuti. I medici di medicina generale e i ginecologi operanti sul territorio sono le figure strategiche per una pronta diagnosi e un trattamento in grado di migliorare la qualità di vita e prevenire l'infertilità. Di grande utilità è l'ecografia, soprattutto per le forme ovariche (cisti ovariche definite endometriomi) e le forme di endometriosi profonda (Die). Solitamente, per curare l’endometriosi, si possono adottare diversi trattamenti in base allo stadio e alla sintomatologia della malattia, andando dal semplice controllo clinico, all’utilizzo di terapie farmacologiche, sino al trattamento chirurgico.

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