"La tutela della salute degli altri è fondamentale. Se io sono libero di fumare, non devo essere libero di nuocere, perché un altro è libero di non fumare e va rispettato", sintetizza l'ex ministro Girolamo Sirchia ospite a Timeline
"La tutela della salute degli altri è fondamentale. Se io sono libero di fumare, non devo essere libero di nuocere, perché un altro è libero di non fumare e va rispettato". E' quanto sottolinea il presidente della Consulta nazionale sul tabagismo Girolamo Sirchia, ospite a Timeline su Sky TG24. Il tema, aggiunge l'ex ministro, non è vietare il fumo all'aperto tout court, ma vietare il fumo all'aperto in luoghi dove c'è un assembramento o una vicinanza per cui la protezione dei non fumatori non è garantita o è garantita marginalmente. Come ad esempio nei déhors dei bar all'aperto o in altre situazioni particolari. "Nei parchi cittadini a terra c'è tappeto di mozziconi quando invece le persone vanno lì apposta per respirare aria pulita. Va bene proteggere i diritti di alcuni, ma anche quelli degli altri devono essere rispettati".
Le spese sanitarie
Inoltre, sottolinea Sirchia, "l'intera società si sobbarca i costi relativi al vizio o all'assuefazione di alcuni. Una persona che non fuma paga per sostenere le spese sanitarie che questi signori affrontano quando si ammalano. Danni - conclude - che si sono auto-provocati mentre, tra l'altro, danneggiavano anche me attraverso il fumo passivo".