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Il 23 settembre si celebra la Giornata internazionale delle lingue dei segni

Salute e Benessere
©Getty

Si stima che al mondo siano circa 70 milioni le persone sorde, e che l’80% di queste viva in Paesi in via di sviluppo

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Si celebra il 23 settembre la Giornata internazionale delle Lingue dei Segni. Proposta dalla Federazione mondiale dei Sordi (Wfd), è stata celebrata per la prima volta nel 2018, e ha l’obiettivo di ricordare al mondo la necessità di riconoscere, promuovere e proteggere le oltre 200 differenti lingue dei segni nel mondo. L’iniziativa si inserisce nella ‘Settimana Internazionale delle Persone Sorde’, in programma dal 19 al 25 settembre, e mira a sensibilizzare l'opinione pubblica su sordità, lingue dei segni, accessibilità e bilinguismo. Si stima che al mondo siano circa 70 milioni le persone sorde, e che l’80% di queste viva in Paesi in via di sviluppo. Per l’edizione del 2022, il tema scelto dalla Wfd è “Costruire comunità inclusive per tutte e tutti”. Per venerdì 23 settembre, alcuni tra i luoghi più rappresentativi del mondo, come il Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra, si illumineranno di blu, il colore simbolo del movimento per i diritti delle persone sorde.

Le lingua dei segni in Italia

 

Comunemente riconosciuta come Lis, la lingua dei segni italiana ha le sue regole sintattiche, lessicali, grammaticali e morfologiche. Nonostante abbia una struttura molto diversa, che utilizza componenti manuali - come il movimento delle mani e la posizione -, e non manuali - come l’espressione facciale o la postura -, questa si è evoluta nel tempo. Non è noto quando siano nate le lingue dei segni, ma si ipotizza che queste esistano da quando è nata la prima comunicazione umana: testimonianze arrivano in fatti dalle antiche civiltà in Cina, India, Mesopotamia ed Egitto. Nel 19 maggio 2021, dopo anni di battaglie, il Parlamento ha approvato l'articolo 34-ter del Decreto Sostegni con il quale “la Repubblica riconosce, promuove e tutela la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la Lingua dei Segni Italiana Tattile” in Italia. Un’iniziativa fortemente voluta dall’Ens, l’Ente Nazionale Sordi, che festeggia quest’anno il 90esimo anniversario.

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L’Ente Nazionale Sordi 

 

L’Ens è la più antica associazione della comunità sorda italiana, ed è stata fondata il 24 settembre 1932 a Padova per mano di Antonio Magarotto. Angelo Raffaele Cagnazzo, presidente nazionale dell’Ente, si è così espresso rispetto al tema lanciato dalla Wfd quest’anno: “Nelle emergenze le persone sorde sperimentano deprivazione linguistica, svantaggi socioeconomici e audismo. Pensiamo solamente al Covid-19 che non ha fatto altro che mettere a nudo e amplificare le discriminazioni che vivono ogni giorno le persone sorde in ogni ambito della vita, a cominciare dalla salute e dall’informazione. Paradossalmente, dopo decenni di lotta della nostra comunità, il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana da parte dello Stato è arrivato proprio in piena pandemia, ma questa legge fondamentale non basta a garantire l’accessibilità, che non è solo un diritto non derogabile ma condizione necessaria per il pieno esercizio di tutti gli altri diritti. In vista delle elezioni, chiediamo alle forze politiche un impegno concreto nella prossima legislatura per l’uguaglianza dei cittadini sordi”.