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Covid, Speranza: “Il parlamento giudicherà la commissione d’inchiesta proposta da Meloni”

Salute e Benessere

Il ministro della Salute contro la leader di Fratelli d’Italia: “Dovrebbe dire con chiarezza cosa pensa della campagna vaccinale, usa argomenti no-vax”

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Intervistato da Radio 24, Roberto Speranza risponde alla proposta di Giorgia Meloni, che nei giorni scorsi aveva chiesto una commissione parlamentare d'inchiesta sulla gestione del Covid e sui morti che il Paese ha avuto per il virus. Dopo le parole dei virologi Bassetti e Crisanti, anche il ministro della Salute interviene: “Giudicherà il Parlamento”.

L’intervista a Speranza

“Io ho sempre detto che chiunque abbia avuto responsabilità di qualsiasi tipo nella pandemia, dal capo dell'Oms all'ultimo sindaco, debba essere disponibile a rendere conto di tutto”. Speranza torna sulle presunte posizioni no-vax di Meloni, rincarando la dose: “Dovrebbe dire con chiarezza cosa pensa della campagna vaccinale, usa gli stessi argomenti no-vax e solletica pulsioni di quel pezzetto di Paese contro i vaccini. L'ho sfidata a un confronto pubblico e lo faccio anche oggi. Meloni e Salvini hanno paura di perdere voti no-vax?”. 

 

Cosa ci ha insegnato la pandemia

Dal primo momento in campo per diffondere la cultura dei vaccini e della prevenzione, anche questa volta Speranza ha rimarcato il lavoro da fare per il Paese, al fine di evitare future pandemie e rafforzare il Sistema sanitario nazionale. “La lezione della pandemia è chiara e netta: bisogna investire di più sulla sanità pubblica e il Servizio sanitario nazionale. Noi abbiamo iniziato a farlo e i numeri sono chiari: c'erano 114 miliardi sul fondo sanitario quando sono arrivato e oggi ve ne sono 124, da un miliardo in più l'anno siamo passati a 10 miliardi in tre anni in modo strutturale. E poi ci sono il Pnrr e il programma Pon salute, ma dobbiamo investire ancora di più e il Pnrr è centrale. Il personale resta la questione decisiva. Abbiamo inoltre aumentato le borse in medicina fino a 30mila e si è asciugato l'imbuto formativo. E nell'ultima legge finanziaria ho voluto 90 milioni di euro per l'indennità di specificità per la valorizzazione economica del personale dei pronto soccorso, sia medici che infermieri e personale sanitario. Ma è pure necessario superare are il modello della spesa sanitaria costruito per tetti”, ha continuato.

 

Le parole sul Pnrr

In conclusione del suo intervento, Speranza ha speso parole anche sul Pnrr, chiarendo ancora una volta la sua posizione. “Dobbiamo lavorare per realizzare il Pnrr bene e al più presto. Immaginare di cambiargli i contorni significa probabilmente non conoscere neanche la modalità di funzionamento di questi programmi, che hanno scadenze molto stringenti. Sono risorse frutto di un complesso negoziato fatto dal governo italiano e non vorrei che arrivi qualcuno che pensa di mettere mano e poi l'unico risultato è perdere queste risorse. Anziché fare pasticci, chiederei molto serietà e rigore nell'attuazione di queste misure".

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