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Vaccino antinfluenzale in gravidanza, il bambino non rischia allergie

Salute e Benessere
©Ansa

Lo hanno sottolineato i risultati di uno studio condotto dagli esperti della University of Western Australia, a Perth, in cui sono state coinvolte 106.206 madri e 124.760 bambini, monitorati fino all'età di cinque anni. Secondo i ricercatori, tra l’altro, la vaccinazione potrebbe avere anche un effetto protettivo contro l'asma

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Nessun rischio più alto di sviluppare allergie per i figli nati da mamme che si sono vaccinate contro l'influenza durante la gravidanza. Con i bambini che, addirittura, potrebbero anche essere protetti contro l'asma. Lo ha sottolineato un recente lavoro di ricerca coordinato dagli esperti della University of Western Australia, a Perth.

I dati emersi dallo studio

Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Plos Medicine” ha confermato come la vaccinazione antinfluenzale eseguita durante la gravidanza, già raccomandata in molti Paesi nel mondo, sia sicura. “Tuttavia, secondo una recente revisione sistematica, pochi studi hanno valutato gli esiti sulla salute pediatrica oltre i primi 6 mesi di vita e alcune evidenze cliniche hanno suggerito che l'esposizione alla vaccinazione materna in utero possa 'attivare' il sistema immunitario fetale innato”, hanno spiegato i ricercatori. La ricerca, il cui obiettivo era proprio quello di far luce su questo tema, ha coinvolto 106.206 madri e 124.760 bambini, monitorati fino all'età di cinque anni. Tra tutte le donne partecipanti, 14.396 erano state vaccinate nel corso della gravidanza, pari alll'11.5% del totale. Analizzando, nel dettaglio, tutti i dati, i ricercatori australiani non hanno osservato nessuna differenza nelle probabilità di sviluppare malattie allergiche o autoimmuni, tra cui diabete, celiachia o artrite giovanile, tra i bambini le cui mamme si erano sottoposte a vaccinazione quando erano in attesa e quelli nati da donne che non lo avevano fatto.

Il vaccino nel terzo trimestre di gravidanza

Gli esperti, però, hanno potuto rilevare differenze nei tassi di asma e di anafilassi (una reazione allergica acuta, potenzialmente anche mortale), con una riduzione del rischio tra i vaccinati di circa il 30%. Tale effetto protettivo, che per i ricercatori dovrà essere confermato in altri studi più approfonditi, è stato osservato in special modo in quei casi in cui la futura mamma si è vaccinata durante il terzo trimestre di gravidanza. “Questi risultati confermano la sicurezza dei vaccini e supportano la prosecuzione dei programmi e delle politiche di vaccinazione materna attualmente in vigore”, hanno ribadito i ricercatori.

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