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Autismo, studio: cervello di maschi e femmine funziona diversamente

Salute e Benessere
©Ansa

I risultati di una nuova ricerca della Stanford University School of Medicine aiutano a spiegare perché i sintomi dell'autismo differiscono tra i sessi e potrebbero aprire la strada a una migliore diagnostica per le ragazze

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Nuovi passi in avanti nella diagnosi dell'autismo. Un team di ricercatori della Stanford University School of Medicine, analizzando le scansioni cerebrali di oltre 700 bambini con autismo, ha dimostrato che il cervello dei maschi e delle femmine con questo disturbo funziona in modo diverso, evidenziando la necessità di strumenti diagnostici che tengano conto del genere.
I risultati della ricerca, pubblicata sul British Journal of Psychiatry, aiutano a spiegare perché i sintomi dell'autismo differiscono tra i sessi e potrebbero aprire la strada a una migliore diagnostica per le ragazze.

Lo studio su 773 bambini con autismo

Per compiere lo studio, i ricercatori hanno studiato le scansioni cerebrali di 773 bambini con autismo (637 maschi e 136 femmine), cercando di indagare i motivi per cui i sintomi dell'autismo differiscono tra i sessi. Le donne, infatti, hanno una probabilità 4 volte inferiore di sviluppare disturbi dello spettro autistico, rispetto ai maschi, e, quando ne sono affette, presentano una sintomatologia meno evidente. Fattori che implicano un rischio maggiore di mancata o ritardata diagnosi.

I risultati

Dall'analisi effettuata con tecniche di Intelligenza artificiale, è emerso che maschi e femmine con autismo si differenziano in molteplici centri cerebrali, inclusi i sistemi di controllo motorio, linguistici e visuospaziale. Nello specifico, le scansioni hanno rivelato che le ragazze con autismo con schemi cerebrali motori più simili ai maschi tendono anche ad avere sintomi più pronunciati. Tra i maschi, ad esempio, sono più comuni i movimenti ripetitivi. Il team di ricerca è riuscito a individuare differenze anche nelle aree linguistiche, che potrebbero essere correlate alle maggiori difficoltà di linguaggio nei maschi. "I risultati dovrebbero essere utilizzati per guidare gli sforzi futuri per migliorare la diagnosi e il trattamento per le ragazze", hanno sottolineato i ricercatori.
"La nostra ricerca fa avanzare l'uso di tecniche basate sull'intelligenza artificiale per la psichiatria di precisione nell'autismo", hanno concluso.

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