Lo ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La previsione, secondo l’esperto, è che la fase acuta della pandemia possa finire tra giugno e luglio prossimi, a patto che sia vaccinato il 70% della popolazione mondiale
La “fase acuta” della pandemia di coronavirus potrebbe finire entro la metà dell'anno, tra giugno e luglio, a patto che il 70% della popolazione mondiale si sia vaccinato. Lo ha riferito il capo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, incontrando la stampa durante una visita ad una fabbrica di vaccini in Sudafrica.
Oms, superati i 400 milioni di casi nel mondo
Intanto, come riferito dalla stessa Oms sul proprio sito, il numero di casi confermati di Covid-19 nel mondo ha superato i 400 milioni. Il dato fa parte di un’analisi nella quale è stato sottolineato come, a livello globale, alla data di giovedì 10 febbraio, i contagi confermati siano stati 402.044.502, con 5.770.023 decessi.
I Paesi maggiormente colpiti
Nell’analisi è emerso come siano gli Stati Uniti il Paese con il numero complessivo di casi confermati e decessi più elevato: qui sono stati riscontrati oltre 76,44 milioni di contagi e più di 902.000 decessi, rispettivamente circa il 19% e il 15,6% del totale mondiale. A seguire, in questa particolare classifica, ecco l'India e poi il Brasile, che hanno fatto registrare rispettivamente più di 42,47 milioni e 26,77 milioni di contagi, con un tasso di mortalità pari a 506.520 per l'India e 633.810 per il Brasile. I tre Stati insieme hanno rappresentato oltre il 36% di tutti i casi confermati e circa il 35% dei decessi complessivi del mondo. In termini di uffici regionali dell'Oms, infine, è stato segnalato come l'Europa e le Americhe abbiano fino ad oggi segnalato circa 160 milioni e 141 milioni di infezioni confermate, oltre che 1.804.729 e 2.552.218 decessi, rispettivamente. Le due aree, insieme, costituiscono circa il 75% del totale dei casi confermati nel mondo e oltre il 75,5% dei decessi.