In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Covid, Sileri: "Con prossima ondata possibili 30mila morti"

Salute e Benessere
©Ansa

Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. "Abbiamo quasi 4 milioni di persone sopra i 50 anni non vaccinate. In autunno è verosimile una recrudescenza, prevalentemente tra non vaccinati", ha aggiunto

Condividi:

"Abbiamo quasi 4 milioni di persone sopra i 50 anni non vaccinate. Arriverà un'altra ondata. In autunno è verosimile una recrudescenza, prevalentemente tra non vaccinati, e se resteranno questi i numeri è possibile che dovremo vedere nei prossimi mesi ancora la morte di altre migliaia di persone, forse anche 30.000, considerando i non vaccinati sopra i 50 anni". Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, in un'intervista ad "Agorà Estate", su Rai Tre, commentando gli ultimi numeri dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus in Italia. Intervenendo a Timeline, in onda su Sky TG24, l’esperto ha aggiunto che, nel complesso, ci sono ancora 13/14 milioni di italiani che non hanno ancora ricevuto la prima dose del vaccino. Dal totale vanno esclusi i bambini con meno di 12 anni e le categorie che, per vari motivi, non possono vaccinarsi. (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA. VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Vaccini, Sileri: "C'è stato un rallentamento. Ora ultima chiamata"

Per quanto riguarda l'andamento della campagna di vaccinazione nazionale anti-Covid, Sileri ha sottolineato che "c'è stato un rallentamento che è anche comprensibile durante le vacanze".
"Ma ora è l'ultima chiamata. Bisogna vaccinare per proteggere la popolazione", ha aggiunto, perché "oltre al Covid "c'è anche il non Covid. Stiamo accumulando prestazioni sanitarie da fare per altre patologie anche benigne ma che se non curate nel tempo portano a seri danni".

A Timeline, Sileri si è dichiarato fiducioso sulla possibilità di vaccinare l’80% della popolazione per “mettere in sicurezza l’Italia”. “Si tratta di percentuali similari in tutta Europa. Il virus continua a circolare, sebbene in una forma direi controllata visto il numero di ricoveri e decessi, ma è verosimile che con la ripresa delle attività quotidiane questi tornino a salire, ecco perché è importante il Green Pass come mezzo di controllo della circolazione del virus: i numeri sono davvero sotto controllo, però è chiaro che il virus continua a circolare”, ha aggiunto il sottosegretario alla Salute.

"Green pass negli uffici pubblici? Andrei anche oltre"

Nel corso del suo intervento, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha parlato anche del green pass e si è dichiarato favorevole all'ipotesi di estendere l'obbligo ai dipendenti pubblici.
"Il green pass è un mezzo per proteggere e mettere in sicurezza la popolazione - ha dichiarato - ma una qualche estensione del suo utilizzo per incrementare le vaccinazioni, secondo me andrà fatta. Andrei anche oltre" all'obbligo di green pass per i dipendenti degli uffici pubblici. "Almeno sopra i 40 anni per incrementare le vaccinazioni secondo me andrà fatto. Ma non aspetterei ottobre, perché sarebbe tardi", ha aggiunto. Per Sileri dunque, non c'è tempo da perdere: "Valuterei ora cosa accade nel nord Europa, perché tutte le ondate sono partite da lì, dove le temperature si abbassano prima che da noi e dove hanno riaperto le scuole e le attività prima già da qualche settimana. A partire da quella esperienza mutuiamo quello che dobbiamo fare qui". La scelta dell'obbligo vaccinale, per Sileri, "può esser fatta per fasce di età ma andrà presa a livello continentale". "Perché in Italia possiamo anche mettere l'obbligo e raggiungere l'80% di vaccinati, però se nel Paese vicino il virus continua a circolare, la variante si sviluppa e arriva anche da noi", ha concluso Sileri.

“La proposta di D’Amato? Una provocazione”

Parlando della proposta di Alessio D’Amato, che ha ipotizzato di far pagare a coloro che non si sono vaccinati il costo del ricovero, Sileri ha dichiarato di ritenerla “una provocazione”. “È una strada che può essere valutata, però, e qui parla il medico, è nostro dovere trattare e curare tutti, anche coloro che hanno dei comportamenti a rischio. D’Amato ha fatto un lavoro eccezionale, credo che abbia le sue giuste motivazioni se ha proposto qualcosa del genere, ma non so quanto questa cosa possa essere realizzata”, ha spiegato il sottosegretario. “Ora il nostro compito è cercare di vaccinare le persone, portandole tutte alla vaccinazione con qualunque metodo e ritengo che il Green Pass sia lo strumento più corretto in questo momento. L’obbligo vaccinale, probabilmente per le persone sopra i quarant’anni, è da tenere nel cassetto: francamente aspettiamo di vedere i numeri delle prossime due-tre settimane, ma non facciamoci prendere di sorpresa come accaduto per tutte le altre ondate avvenute non solo in Italia, ma nel pianeta intero. Non possiamo continuare ad avere arretrati di prestazioni sanitarie non Covid, che sono cospicue. Dobbiamo ripartite e mettere in sicurezza il Paese”, ha aggiunto Sileri.

 

“Manifestazioni no vax? Bloccare treni o malmenare persone è terrorismo”

Nel corso dell’intervista a Timeline, Sileri ha parlato anche delle recenti proteste di no vax e no Green Pass, che in più occasioni sono sfociate nella violenza. Per domani, inoltre, è previsto il blocco dei treni da parte dei manifestanti per protestare contro il Green Pass “Ovviamente ognuno ha la libertà di dire ciò che vuole, di scendere in piazza purché in forma educata, rispettosa: quando non c’è il rispetto, quando vengono bloccati i treni o malmenate le persone si passa dalla protesta al terrorismo. Dopo un anno e mezzo di sofferenze posso capire anche degli eccessi, pur non volendoli tollerare, perché non siamo tutti bravi ed equilibrati, però questo per me è terrorismo”.

approfondimento

Covid in Italia e nel mondo, le ultime notizie del 31 agosto