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In 30 anni raddoppiati ipertesi nel mondo: 1,2 miliardi nel 2019

Salute e Benessere
©Ansa

È quanto emerso da uno studio pubblicato sulla rivista Lancet, che ha analizzato una vasta mole di dati da tutto il mondo

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Il numero di persone nel mondo con ipertensione negli ultimi 30 anni è più che raddoppiato, superando nel 2019 quota 1,2 miliardi. È quanto emerso da un nuovo studio pubblicato sulla rivista Lancet, che ha analizzato una vasta mole di dati da tutto il mondo. Nello specifico, i risultati dell'analisi indicano che negli ultimi 3 decenni, il numero di adulti di età compresa tra 30 e 79 anni che convive con l'ipertensione è cresciuto da 331 milioni di donne e 317 milioni di uomini nel 1990, a 626 milioni di donne e 652 milioni di uomini nel 2019.

La distribuzione geografica

Preoccupa, in particolare, la distribuzione geografica del problema e il suo cambiamento nel corso degli anni. Dall'analisi è infatti emerso che la percentuale di ipertesi si è ridotta drasticamente nei Paesi ricchi, come Germania, Spagna, Canada, e anche Italia, mentre è aumentata nel Sud del mondo, specie in Oceania. "Politiche che consentano alle persone nei paesi poveri di aver accesso a cibi sani— in particolare riducendo il consumo di alimenti troppo salati e rendendo frutta e verdure accessibile e a buon mercato — devono essere finanziate per affrontare l'epidemia di ipertensione nei paesi a basso e medio reddito", ha spiegato l'epidemiologo Majid Ezzati, dell'Imperial College London.

Ipertensione: numeri in Italia

Per quanto riguarda l'Italia, dallo studio sono emersi dati abbastanza confortanti: i maschi ipertesi sono passati da 7.696.900 nel 1990 a 8.656.000 nel 2019; le femmine da 7.977.500 a 7.736.000. In particolare, la percentuale di uomini ipertesi è scesa dal 47% (di cui il 35% con diagnosi) del 1990 al 39% (di cui il 59% diagnosticati) nel 2019. Tra le donne, invece, la percentuale è passata dal 41% (di cui il 47% con diagnosi) al 29% (di cui il 65% diagnosticate).

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