Il virologo invita a mangiare fuori casa e sottolinea che l’introduzione del Green Pass “non dà la certezza di non infettarsi”
Si avvicina Ferragosto e molte persone stanno già pregustando il classico pranzo con gli amici o la famiglia. Per il secondo anno di fila, questa piacevole tradizione dovrà essere affrontata nel pieno rispetto delle restrizioni introdotte per combattere l’emergenza Covid, così da ridurre il rischio di contagio. A invitare alla prudenza sono anche gli esperti, che pur rispettando il desiderio di passare qualche momento spensierato assieme devono comunque ricordare di tenere alta l’attenzione. Fabrizio Pregliasco, per esempio, consiglia di preferire un pranzo all’aria aperta (come un picnic o un barbecue) a quelli al chiuso, nonostante il Green Pass. Per il virologo ciò deve avvenire “nella speranza che ci siano comunque tanti vaccinati. Se poi intorno abbiamo tutti no-vax… è una scommessa. Io? Lo passerò in un rifugio in montagna”.
Pregliasco: “Bisogna rispettare il nuovo galateo”
“Il Green Pass non dà la certezza di non infettarsi, non cambia nulla, l’attenzione deve essere continua e non si deve abbassare la guardia”, precisa Pregliasco. “L’unico elemento è sapere che si è più sereni, ma si deve continuare ad adottare il nuovo galateo”. Quest’ultimo prevede una corretta igienizzazione delle mani, il rispetto del distanziamento sociale e l’uso della mascherina, “anche al ristorante, eccezion fatta per i momenti in cui si mangia”.
Pregliasco: “Dovremo convivere con il virus per molto tempo”
Nel corso di un’intervista a La7, Pregliasco ha dichiarato che “dovremo convivere con il virus ancora per diverso tempo”. “Sicuramente questa pandemia andrà ancora avanti con ondate successive simili alle onde provocate da un sasso gettato nello stagno, cioè con ondate che via via si ripresenteranno. Questo continuerà fino a un certo punto in cui non avremo la fine formale della pandemia, ma una convivenza più civile e un’accettazione di un po’ di casi che proseguiranno nel tempo. Il modello dell’immunità di gregge, legato al fatto che tutte le persone possano essere coperte dalla vaccinazione, è un modello statico, perché la vaccinazione decade nel tempo, quindi il virus continuerà a essere presente con ondate successive”, ha aggiunto il virologo.