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Disabilità intellettiva, Iss: Italia carente in formazione e servizi

Salute e Benessere
©Ansa

Lo ha evidenziato una nuova indagine del progetto PASFID, di cui l'Istituto Superiore di sanità attraverso l’Osservatorio Nazionale Autismo è partner. I risultati sono stati presentati in occasione della web conference “Formazione e servizi per i bisogni di salute mentale delle persone con disabilità intellettiva”

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L'Italia è carente in formazione universitaria (e aggiornamento professionale) e nel garantire l’accoglienza e i servizi per le persone con disabilità intellettiva, disturbo dello spettro autistico e altre disabilità del neurosviluppo. Lo ha evidenziato una
nuova indagine del progetto PASFID (Psicopatologia - Avanzamento della valutazione dei Servizi e della Formazione in Italia per la persona con Disabilità dello sviluppo), di cui l'Istituto Superiore di sanità (Iss) attraverso l’Osservatorio Nazionale Autismo è partner. In particolare, è emerso che più della metà degli psichiatri operanti sul territorio si dichiara incapace o indisponibile alla presa in carico di persone con problemi di salute psichica e Disabilità Intellettiva/Disturbo dello Spettro Autistico (DI/DSA), due condizioni che secondo le ultime stime interessano circa il 2% della popolazione. I risultati dell'analisi sono stati presentati in occasione della web conference “Formazione e servizi per i bisogni di salute mentale delle persone con disabilità intellettiva”.

Brusaferro: "Necessario rafforzare la formazione"

“L’Iss è da sempre al fianco dei più fragili e intende promuovere azioni di salute pubblica per una appropriata presa in carico, in tutto l’arco della vita, delle persone con disabilità intellettiva, che hanno caratteristiche e bisogni clinici sostanzialmente diversi. Per questo è necessario rafforzare la formazione specifica dei professionisti e garantire servizi dedicati”, ha dichiarato il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. Dall'indagine,  è infatti emerso che i corsi di laurea in medicina e di specializzazione in psichiatria non includono le problematiche di salute mentale di questa popolazione specifica. Inoltre, la maggior parte dei professionisti della salute mentale riferisce una grave mancanza di conoscenze e di strumenti terapeutici, ed esprime preoccupazione rispetto alla possibilità di lavorare nel settore. “Al compimento del 18esimo anno, quando la neuropsichiatria infantile non può più occuparsene, la persona con DI/DSA e problemi di salute mentale viene lasciata senza riferimento specialistico", ha commentato Maria Luisa Scattoni, responsabile dell’Osservatorio Autismo dell’Iss. "Disporre di competenze professionali adeguate alla identificazione e alla gestione dei bisogni di salute mentale di queste persone è indispensabile per fornire loro una adeguata assistenza”.

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