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Covid, Palù (Aifa) a Sky TG24: nuovi dati danno maggiore efficacia AstraZeneca

Salute e Benessere

Lo ha dichiarato il presidente dell'Aifa, Giorgio Palù, in un'intervista a "Buongiorno". "È bene che la popolazione si renda anche conto che i dati scientifici mai come questa volta stanno crescendo in tempi rapidissimi", ha aggiunto

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"Adesso abbiamo nuovi dati per quanto riguarda AstraZeneca, che ci indicano, anche se non sono ancora stati pubblicati, che il vaccino è efficace intorno anche all'80% e soprattutto che distanziando la seconda dose si può arrivare a una copertura efficace fino a 12 settimane".
A dirlo è il presidente dell'Aifa, Giorgio Palù, in un'intervista a "Buongiorno" su Sky TG24.
"È bene che la popolazione si renda anche conto che i dati scientifici mai come questa volta stanno crescendo in tempi rapidissimi", ha aggiunto.

Vaccino AstraZeneca fino ai 65 anni: in arrivo nota ufficiale del ministero

 

Quanto al via libera dalla Commissione tecnico-scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla possibilità di somministrare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca ai soggetti fino ai 65 anni di età in buone condizioni di salute, Palù nel corso del suo intervento ha confermato che "la nota ufficiale, che sarà un'indicazione per tutto il territorio nazionale, verrà emanata nella giornata di oggi o domani da parte del ministero".
"L'Aifa si è sempre tenuta ai dati scientifici e alle indicazioni che provenivano dall'Ema, quindi dalla valutazione dell'efficacia e della sicurezza del vaccino. E l'Aifa ha sempre detto e sostenuto che il vaccino era per tutte le età, quindi ha solo consigliato in base ai dati clinici che erano pervenuti, inizialmente quella fascia di età", ha aggiunto motivando la scelta iniziale dell'Aifa di raccomandare l'uso del vaccino AstraZeneca per le persone di età compresa tra i 18 e 55 anni, in assenza di patologie che aumentassero il rischio clinico associato all'infezione da Sars-CoV-2.

 

Covid, l'efficacia dei vaccini contro le varianti

 

Il presidente dell'Aifa, in riferimento alla diffusione delle nuove varianti del coronavirus, ha poi ribadito che "la mutazione nel virus è un fenomeno darwiniano naturale, convergente ad adattare meglio il virus all’ospite".
"Non significa che una variante sia più pericolosa, se non se ne dimostra l’aumento di contagiosità o virulenza. Queste varianti rendono il virus più contagioso, ma non è detto assolutamente che lo rendano più letale o più virulento”, ha precisato Palù, facendo il punto su quanto emerso dagli ultimi studi di settore sull'efficacia dei vaccini in uso contro i nuovi ceppi del virus: “Sappiamo che la variante inglese, che circola in maniera significativamente elevata anche sul nostro territorio, è bloccata dagli anticorpi che vengono indotti da tutti i vaccini ad oggi in uso. Se c’è qualche dubbio che per la variante sudafricana o brasiliana ci vogliano titoli anticorpali più alti per proteggere dall’infezione o dalla malattia, sappiamo però che abbiamo la possibilità di monitorarle, e abbiamo la capacità di modulare in tempi rapidissimi i vaccini per adattarli ad essere efficaci anche contro queste varianti”.

 

Palù: "Importante attivare fasi delle produzione del vaccino anche in Italia"
 

Sulla produzione e distribuzione dei vaccini anti-Covid, Palù nel corso del suo intervento a "Buongiorno" su Sky TG24 ha sottolineato l'importanza di attivare fasi delle produzione del vaccino anche in Italia.
“La proprietà intellettuale non è alienabile, il possesso del brevetto. Quello che è accaduto già in passato è l’uso della compulsory license, una licenza che viene obbligatoriamente ceduta ad un altro Paese produttore perché attivi in maniera più rapida la produzione del vaccino. La cosa importante è che anche da noi si attivino fasi di produzione", ha dichiarato il presidente dell'Aifa, per poi precisare: "Al momento penso che in Italia si possa produrre solo una parte del processo, in quegli stabilimenti che già producono vaccino certificati da Aifa. Può essere l’infialamento, la diluizione, la filtrazione o la liofilizzazione, che sono tutte parti del processo produttivo. Non posso dire ufficialmente quanti stabilimenti sarebbero in grado, ma credo che ne abbiamo quasi una decina”.
 

Palù: "A marzo potremmo arrivare a 500mila vaccinazioni al giorno"

 

Quanto all'andamento della campagna vaccinale nazionale anti-Covid, il presidente dell’Aifa ha dichiarato che “avremo molta disponibilità di vaccini da marzo in poi". "Potremmo arrivare a 500mila vaccinazioni al giorno, il problema è che questi vaccini arrivino, ma sicuramente AstraZeneca dovrebbe arrivare e da marzo avremo forse più Pfizer e Moderna”, ha precisato Palù.

 

Palù: "Attenzione a vaccini prodotti in stabilimenti non validati"

 

Rispondendo a una domanda in merito all'esistenza di un mercato illegale dei vaccini, Palù ha dichiarato: "Non so se sia illegale. Sappiamo che le multinazionali hanno stabilimenti in tutto il mondo, quindi stanno producendo anche in stabilimenti che non sono ancora stati validati dalle agenzie regolatorie". "Bisogna stare attenti a questi vaccini, che siano controllati per qualità, anche se hanno lo stesso brand name”, ha poi ribadito il presidente dell'Aifa.  

 

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