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Covid-19, Conte: "Natale? Verso nuove restrizioni per evitare terza ondata"

Salute e Benessere

Lo ha dichiarato il premier in un'intervista rilasciata al quotidiano "La Stampa", in cui viene scongiurata l'ipotesi di un lockdown nazionale, come in Germania

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In Italia, in vista delle festività natalizie ormai imminenti, sembra essere sempre più concreta l'ipotesi di introdurre misure più restrittive per contrastare la diffusione del Covid-19. A ribadirlo, in un'intervista al quotidiano "La Stampa", è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Abbiamo già predisposto un piano dedicato specificamente alle feste natalizie. Ci stiamo riflettendo. Dobbiamo scongiurare a ogni costo una terza ondata", ha dichiarato il premier, scongiurando l'ipotesi di un lockdown nazionale, come in Germania.

Conte: "La situazione è delicata. Ma le misure stanno funzionando"

 

Facendo il punto sulla situazione coronavirus in Italia e sugli effetti delle misure anti-Covid adottate nel corso della seconda ondata, Conte ha dichiarato: "La situazione è delicata. Ma le nostre misure stanno funzionando, ci stanno consentendo di aver ripreso il controllo della curva epidemiologica. Il sistema delle zone e la suddivisione delle regioni in base ai colori sta dando risultati". "Abbiamo evitato un lockdown generalizzato, misura estrema alla quale ora è costretta la Germania e anche altri Paesi come la Gran Bretagna e l’Olanda. Per fortuna, con queste misure ben calibrate e circoscritte, noi stiamo reggendo bene l’urto di questa seconda ondata", ha aggiunto il premier, per poi lanciare un appello ai cittadini in vista delle festività natalizie: "Siate responsabili".

 

Conte: "Numero decessi mi addolora"

 

Quanto ai decessi con coronavirus, che rimangono elevati nonostante il trend in calo dei nuovi contagi, Conte ha commentato: "Ovviamente mi addolora" questo numero. “Questo triste primato - ha aggiunto il presidente del Consiglio - dipende dal fatto che l’indice rallenta più lentamente rispetto agli altri Paesi che hanno introdotto il lockdown, la soglia anagrafica della popolazione e altri ancora". "Paghiamo anche il fatto di essere stato il primo Paese dell’Occidente investito dalla pandemia, quindi la popolazione è molto provata per i prolungati sacrifici e certo il Paese non può reggere un nuovo lockdown”, ha poi precisato Conte.

 

Conte: "Vaccino? Effetti in primavera inoltrata”.

 

In merito al vaccino, il premier, riportando le previsioni degli esperti, ha poi dichiarato: "Per avere un impatto effettivo sull’immunità la campagna vaccinale deve riguardare tra 10 e 15 milioni di persone. Per ottenere questo effetto, dobbiamo arrivare alla primavera inoltrata, comunque prima dell’estate”.

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