Covid-19, Guerra (Oms): “I reparti di Medicina Interna di mezza Italia sono saturi”
Salute e BenessereIl direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) invita a rafforzare la prima linea e metterla nelle condizioni di filtrare i ricoveri
I reparti di Medicina Interna di mezza Italia sono saturi. A lanciare l’allarme, nel corso di un intervento ad Agorà (su Rai 3) è stato Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Le sue parole indicano che oltre alle terapie intensive, anche altri reparti sono in difficoltà a causa della seconda ondata dell’emergenza coronavirus Sars-CoV-2 (segui la DIRETTA di Sky TG24). “Il dato allarmante, dal mio punto di vista, è quello dei ricoveri ordinari, che sta saturando i reparti di Medicina interna di mezza Italia. Questo è un dato su cui è assolutamente fondamentale riflettere, perché rappresenta la sofferenza del territorio e il fatto che la prima linea venga superata”, ha spiegato Guerra. “La prima linea deve essere rafforzata e messa in grado di filtrare i ricoveri. Alcuni di questi, infatti, sono ricoveri sociali, nel senso che sono persone anziane o malate che non trovano risposta a livello domiciliare”, ha aggiunto.
Guerra: “È un errore politicizzare le nuove misure”
Commentando i parametri scelti per la divisione in zone previsti nel nuovo Dpcm, Guerra ha spiegato che “il sistema degli indicatori su cui si basa la distinzione delle zone è basato sulla evidenza fattuale, questo serve proprio a disinnescare la negoziazione politica che, altrimenti, avrebbe portato chissà dove. È un momento in cui non ce lo possiamo permettere, credo che sia un grave errore anche politicizzare o cercare di buttarla sulla discussione e sulla negoziazione”.
La risalita della curva
Parlando con Adnkronos, due settimane fa Guerra aveva dato la sua opinione sulla risalita della curva dei contagi di coronavirus. "Nella seconda metà di ottobre avevamo detto e ripetuto che la situazione sarebbe stata critica perché corrispondeva a due periodi incubatori: la riapertura delle scuole e la ripresa in pieno servizio della pubblica amministrazione. Non c'è nulla di inatteso. C'è però un aumento della mortalità ancora limitato e tutto sommato un intasamento delle terapie intensive ancora gestibile".