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Covid-19, esperti su Nature: “Vaccino russo avventato”

Salute e Benessere

La rivista ha raccolto pareri da alcuni esponenti della comunità scientifica, preoccupati dalla rapidità con cui è stato registrato Sputnik V, privo di adeguata sperimentazione

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Esperti e ricercatori di tutto il mondo, interpellati dalla rivista Nature, si sono già espressi contro il primo vaccino anti-Covid-19 registrato dal presidente russo Vladimir Putin con il nome di “Sputnik V", lo stesso del lancio del primo satellite artificiale terrestre nel 1957. Una scelta “avventata, sconsiderata e basata su pochi dati”: sono questi i pareri degli scienziati sul vaccino contro il coronavirus approvato dal ministero della Salute della Russia dopo meno di due mesi di test sull'uomo e annunciato in produzione già da settembre.

 

Preoccupa la mancata sperimentazione su larga scala

 

Una decisione “pericolosamente affrettata” condannata dagli scienziati di tutto il mondo, così la definisce Nature, poiché “estendere un vaccino non adeguatamente controllato potrebbe mettere a rischio le persone che lo ricevono”. La mancata sperimentazione su larga scala è ciò che preoccupa Francois Balloux dello University College di Londra. "È una decisione avventata e incosciente – commenta -. Fare vaccinazioni di massa con un vaccino non testato adeguatamente non è etico". Svetlana Zavidova, capo dell'Associazione delle organizzazioni per gli studi clinici in Russia, ribadisce come sia "ridicolo dare l'autorizzazione sulla base di questi dati". "Che i russi stiano saltando misure e passaggi fondamentali è ciò che preoccupa la nostra comunità di studiosi dei vaccini – dichiara Peter Hotez del Baylor College of Medicine di Houston, in Texas -.  Se si sbagliano potrebbero minare l'intera operazione a livello mondiale”.

 

L’inizio della fase tre

 

La fase tre di sperimentazione del vaccino russo anti-Covid su un numero più vasto di volontari dovrebbe partire oggi: saranno coinvolte duemila persone tra Russia, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Brasile e Messico, e la produzione di massa del vaccino dovrebbe iniziare a settembre, come riporta il sito della rivista Science. Secondo il certificato di registrazione del vaccino sarà dato su larga scala non prima dell’inizio di gennaio 2021, presumibilmente dopo il completamento della sperimentazione. Nelle ore precedenti Mosca ha fatto sapere che già venti Paesi stranieri avrebbero preordinato un miliardo di dosi.

La replica del ministro della Salute russo

 

Parlando dei dubbi sollevati dagli analisti sul nuovo vaccino anti Covid, il ministro russo della Salute Mikhail Murashko li ha definiti “assolutamente infondati”. “Sembra che i colleghi stranieri stiano sentendo lo specificato vantaggio competitivo del ritrovato russo e stiano esprimendo opinioni assolutamente infondate”, ha dichiarato.