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Coronavirus e Fase 2, Iss: indicatori di rischio non sono una pagella

Salute e Benessere

In una nota, l'Istituto Superiore di Sanità ribadisce che i dati riportati dal sistema di monitoraggio per il controllo della pandemia di Covid-19 “vanno letti nel loro insieme come una fotografia della situazione e della capacità di risposta”

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Il modello di monitoraggio e valutazione del rischio di contagio da Covid-19 nella Fase 2 si basa su una serie di indicatori “che non possono e non devono essere interpretati come una pagella”. A precisarlo è l'Istituto Superiore di Sanità in una nota, in cui ribadisce che questi dati “vanno letti nel loro insieme come una fotografia della situazione e della capacità di risposta”. 

“In regioni come Umbria e Molise, che restano aree del Paese a bassa incidenza di infezioni, anche piccole oscillazioni nei numeri, dovute verosimilmente ad un aumento dei tamponi eseguiti, possono comportare variazioni in singoli parametri particolarmente sensibili, quali l'Rt”, l'indice che misura la trasmissibilità del virus.  

 

Iss: “L’Rt è un segnale da interpretare” 

 

“Tali variazioni possono, paradossalmente, essere la conseguenza di un miglioramento della copertura dei sistemi di sorveglianza e pertanto segnalano la capacità dei Sistemi Sanitari Regionali di intercettare i casi e di adottare le misure adeguate per limitare la trasmissione del contagio”, precisa l’Iss, aggiungendo che quando il numero di casi è molto basso, alcune Regioni “possono andare temporaneamente sopra soglia (Rt maggiore di 1) a causa di piccoli focolai locali che finiscono per incidere sul totale regionale, senza che questo rappresenti un elemento preoccupante”. Ragion per cui è fondamentale contestualizzare i dati riportati dal sistema di monitoraggio per il controllo della pandemia di Covid-19 in Italia. “Il movimento di un singolo indicatore è un segnale che va interpretato con cautela in Regioni comunque caratterizzate da un basso numero complessivo di casi”, aggiunge l’Istituto Superiore di Sanità.

 

Su cosa si basa modello di monitoraggio e valutazione del rischio Covid-19  

 

Come ribadito dall’Iss nella nota, il modello di monitoraggio e valutazione del rischio Covid-19 in Fase 2 si basa su una serie di indicatori in grado di “rilevare con elevata sensibilità modificazioni sia pur piccole negli andamenti epidemiologici nonché il livello di resilienza dei sistemi sanitari delle diverse regioni italiane”. “Si tratta di uno strumento importante, in quanto è necessario garantire la sicurezza dei cittadini in questa necessaria fase di rilancio delle attività economiche del Paese”, conclude l’Iss.