In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Pressione alta, da un mix di tre sostanze naturali possibile alleato contro l’ipertensione

Salute e Benessere
Pressione (Getty Images)

Messo a punto da un team di ricercatori italiani si è dimostrato efficace in combinazione con le terapie standard su un campione di pazienti che non risponde bene alle terapie convenzionali  

Condividi:

Da uno studio italiano arriva un potenziale nuovo alleato contro la pressione alta. Si tratta di un cocktail di farmaci naturali, messo a punto da un team di ricercatori dell’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed IRCCS di Pozzilli, dell’Università Federico II di Napoli, dell’Università di Salerno, della Sapienza di Roma e di IRCCS Multimedica di Milano, che si è dimostrato efficace, abbinato ai farmaci standard, su un campione di pazienti che non risponde adeguatamente alle terapie convenzionali.
Il mix, chiamato nutriceutico, comprende tre estratti naturali della Bacopa Monnieri, del Ginko biloba e delle foglie di tè verde e la fosfatidilcolina, un fosfolipide naturale.

Lo studio nel dettaglio

"In una certa percentuale di pazienti il controllo della pressione, nonostante i trattamenti, rimane poco soddisfacente”, ha spiegato Carmine Vecchione, preside della facoltà di Medicina a Salerno.
Per compiere lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata JAHA: Journal of the American Heart Association, gli esperti hanno analizzato gli effetti del mix di sostanze naturali su un campione composto da pazienti ipertesi che non rispondeva bene alle terapie standard. Nello specifico, ad alcuni partecipanti è stato chiesto di assumere il nutriceutico in associazione alle terapie standard e alla restante parte una pillola placebo.

I risultati della ricerca

È così emerso che i pazienti trattati con il mix di estratti naturali “mostravano un miglioramento in parametri cruciali come il consumo di ossigeno, la forza e la resistenza allo sforzo fisico", ha dichiarato Albino Carrizzo, coordinatore dello studio. "Inoltre, i modelli cellulari e animali ci hanno mostrato come questo effetto sia dovuto ad un aumento dei livelli di ossido nitrico nel sangue, un fattore cruciale per la salute dei vasi”.
Gli esperti ci tengono a sottolineare che il nutraceutico non è un’alternativa ai farmici contro l’ipertensione, bensì rappresenta un utile alleato solo se combinato alle terapie standard.
"L'ipertensione è un problema serio che affligge una percentuale sempre più alta della popolazione e che può portare a gravi patologie. Se le prossime ricerche confermeranno i nostri risultati, questa formulazione nutraceutica sarà una nuova arma da affiancare a quelle già disponibili, senza sostituirsi ad esse”, ha aggiunto l’esperto.