Dopo che 768 persone di recente sono state infettate, il Department of Agriculture americano e la North Carolina State University hanno stilato una serie di consigli utili, specie per chi alleva polli in autonomia, ma rivolti a tutti
Allevare pollame nei cortili è una pratica molto diffusa negli Stati Uniti. Ma bisogna avere molti riguardi nella gestione di questa attività perché le infezioni alimentari rappresentano un rischio molto concreto. Ad affermarlo è uno studio realizzato dal Department of Agriculture statunitense e dalla North Carolina State University, in base al quale sono stati stilati alcuni consigli utili per evitare qualsiasi tipo di problematica. Questo perché a partire dal 12 luglio, così come riportano i dati di un articolo pubblicato dall’ateneo a stelle e strisce, 768 persone negli Stati Uniti sono state infettate dalla salmonella, un gruppo di batteri che spesso si trovano nel pollame, nella carne cruda, nelle uova e nel latte crudo. Le infezioni sono state abbastanza estese, riguardando 48 Stati, tra cui proprio la Carolina del Nord.
L’importanza di lavare le mani
Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), l'allevamento di pollame nei cortili è una probabile fonte di questi focolai. Se ingerita, la salmonella può causare diarrea, febbre e crampi allo stomaco. E sebbene molte persone guariscano entro 4-7 giorni, la recente emergenza ha provocato 122 ricoveri e due morti in Texas e Ohio. Per questo motivo gli esperti hanno deciso di approfondire la questione e diffondere una serie di consigli utili. Come prima cosa va sottolineato come i bambini di età inferiore ai cinque anni siano sottoposti ad un rischio maggiore di infezioni da salmonella e allo stesso modo la cosa riguarda gli adulti di età superiore ai 65 anni. A questo proposito il primo consiglio degli esperti è quello di lavarsi le mani. Sebbene il pollame da cortile, che in generale comprende polli, anatre, tacchini e oche, possa essere considerato più sano rispetto ai loro omologhi commerciali, questi animali trasportano comunque batteri. "Un pollo può essere perfettamente sano ma diffondere la salmonella", ha dichiarato Derek Foster, professore associato presso il NC State College of Veterinary Medicine (CVM). "La salmonella non è un problema che riguarda solamente l'industria del pollame su larga scala: i batteri vengono trasportati dai polli comunque, sia che se ne abbia tre nel proprio cortile o migliaia in un fienile". Tenendo questo a mente, le persone dovrebbero sempre lavarsi sempre le mani con il sapone dopo aver toccato il pollame del cortile. I bambini piccoli devono essere sorvegliati quando interagiscono con il pollame per assicurarsi che si lavino le mani e non vengano contaminati.
Occhio ai batteri
Per evitare il trasferimento di batteri all’interno delle mura domestiche, per chi alleva pollame è meglio usare scarpe diverse rispetto a quelle che si usano in casa. Sarebbe opportuno anche tenere tutte le attrezzature e i materiali utilizzati per la cura cortile, come contenitori per alimenti e acqua, in un luogo separato in modo da evitare il rischio di contaminazione incrociata. E se uno degli animali si ammala, bisogna maneggiarlo attentamente isolandolo dal resto del pollame e tenendolo lontano da casa. "I proprietari non dovrebbero portare polli malati nelle loro case per prendersi cura dell'animale", hanno detto gli esperti. "L'animale dovrebbe essere curato, ma non può essere avvicinato al cibo o maneggiato senza precauzioni accurate".
Trattamenti appropriati
Negli Stati Uniti, le rigide leggi federali regolano l'uso di antibiotici negli animali destinati ad uso alimentarie per impedire il trasferimento di farmaci cancerogeni o che causano reazioni allergiche potenzialmente letali.
"Nelle fattorie commerciali, i polli che depongono le uova ricevono trattamenti limitati a causa del rischio che i farmaci vengano trasferiti alle uova e quindi agli umani che le mangiano", ha affermato Rocio Crespo, tra gli autori dello studio. Per il pollame da cortile, occorre consultare il veterinario per i trattamenti appropriati prima di mangiare uova o carne, al fine di assicurarsi che il cibo sia privo di residui di antibiotici.
Attenzione alla resistenza antimicrobica
"L'attuale epidemia è particolarmente allarmante perché alcuni ceppi di salmonella mostrano resistenza ai farmaci” ha dichiarato Sid Thakur, professore di epidemiologia molecolare. La salmonella infatti può ricevere geni di resistenza ai farmaci e trasmetterli ad altri batteri, quindi quando l'epidemia si diffonde c'è il rischio che sempre più persone prendano un'infezione che è difficile da trattare, dicono gli esperti.
Curare il luogo di permanenza degli animali
Per il pollame può essere facile raccogliere microbi e tossine infettive ricevuti direttamente dal loro ambiente. In alcune aree nel terreno sono presenti metalli pesanti tossici come piombo, mercurio e cadmio, che possono essere trasferiti nelle uova. Se consumati in quantità eccessive, questi metalli pesanti rappresentano un grave rischio per la salute umana.