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Pet therapy con i pappagalli, per stimolare l’attenzione degli anziani

Salute e Benessere
Pappagallo (Getty Images)

‘Voliamo sorridere’, questo è il nome dell’iniziativa alquanto insolita adottata dal centro servizi "Villa delle Magnolie", di Monastier di Treviso, che mira a migliorare l’esperienza degli ospiti grazie all’interazione con volatili educati per rapportarsi con l’uomo 

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‘Voliamo sorridere’, questo è il nome dell’iniziativa alquanto insolita adottata dal centro servizi "Villa delle Magnolie", di Monastier di Treviso, che mira a stimolare l’attenzione e la creatività degli anziani in strutture residenziali grazie all’interazione con animali speciali: i pappagalli.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto sociale "Voliamo esagerare”, rivolto ai soggetti con difficoltà relazionali e sociali.
Nel centro servizi, gli ospiti hanno beneficiato della compagnia di tre volatiti singolari, Alex, Papaya e Jack, addestrati per stare a contatto con l’essere umano: si tratta di un Grande Alessandrino, un Amazzone e un Cacatua.

La pet therapy ha migliorato l’attenzione degli anziani

I tre pappagalli, accompagnati dalla collaboratrice Katia, sono stati ben accolti dagli ospiti della struttura, che hanno integrato positivamente con gli animali protagonisti della Pet therapy, imparando a conoscerli e a ‘dialogare’ con loro.
"Durante le pet therapy con i pappagalli si è riscontrato un miglioramento nelle capacità dell'attenzione e un incremento nella capacità del controllo del proprio corpo e della manualità fine. Inoltre le persone si abituano a parlare con l'animale e ad esprimere le proprie emozioni”, spiegano gli esperti.

Pet therapy, il cane Murphy in ospedale ha migliorato l’esperienza dei pazienti

Un recente studio condotto da un team di ricercatori presso il dipartimento di emergenza del Royal University Hospital di Saskatoon, ha dimostrato gli effetti positivi della pet therapy sui pazienti.
Il protagonista del test è stato Murphy, un springer spaniel dell’età di quattro anni, addestrato per migliorare l’esperienza delle persone ricoverate nei centri ospedalieri. Dai questionari compilati dai pazienti, nei quali è stato chiesto di indicare il proprio stato d’animo prima e subito dopo aver interagito con il cane, è emerso che la compagnia di Murphy ha alleviato l’ansia dei partecipanti al test.
"I reparti di emergenza sono luoghi frenetici e confusionari, la maggior parte delle persone in attesa di un trattamento si sente nervosa e l'attesa può aumentare il loro dolore. Interagire con gli animali può aiutare gli umani a sentirsi calmi e rilassati", spiega il Dottor Colleen Dell.