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Mais per pop corn ritirato dal Ministero della Salute: contiene tossine cancerogene

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Getty Images)

I lotti ritirati sono venduti in confezioni da 500 grammi con marchio “Cerreto Amanti del Biologico”. Il dicastero invita i consumatori in possesso del prodotto a non consumarlo e a riportarlo nel punto vendita in cui l’hanno acquistato 

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Il Ministero della Salute ha richiamato dal mercato dei lotti di mais per pop corn venduti a marchio “Cerreto Amanti del Biologico” a causa della presenza di aflatossina B1 e aflatossine totali con valori superiori ai requisiti di legge vigenti, riscontrata durante la fase di ricontrollo. Si tratta di micotossine prodotte da un fungo presente prevalentemente in zone caratterizzate da un clima caldo e umido. In natura ne esistono varie tipologie, caratterizzate da livelli di genotossicità e cancerogenicità differenti. Il dicastero ha pubblicato l’avviso sul proprio portale online dedicato agli avvisi di sicurezza e ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori.

Il Ministero della Salute invita a non consumare i prodotti

Il mais, venduto in confezioni da 500 grammi, è prodotto dalla ditta Ceretto s.r.l. con sede e stabilimento in via Verdi a Gattatico, in provincia di Reggio Emilia. I lotti interessati dal richiamo sono nove: L.19B0115, L.19B0236, L.19B0322, L.19B0426, L.19B0606, L.19B0812, L.19B0885, L.19B1056, L.19B1128. Il Ministero della Salute invita i consumatori che abbiano acquistato e siano in possesso di uno di questi lotti a non consumare il prodotto e a riportarlo nel punto vendita in cui l’hanno acquistato. Cerreto s.r.l. ha già provveduto a richiamare dai negozi i lotti in cui sono presenti quantità di aflatossine superiori ai requisiti di legge. L'azienda ha specificato inoltre di aver "preventivamente effettuato i controlli a campione più volte attraverso un laboratorio esterno" come d'obbligo, sottolineando che nei rari casi nei quali "una parte del lotto non sia uniforme e presenti dei valori leggermente più alti della media del lotto stesso" è previsto il richiamo preventivo a tutela della salute dei consumatori. A questo proposito, Cerreto spiega che le aflatossine rilevate nei prodotti ritirati riguardano "quantità di sostanze minime o molto basse e che i limiti posti dall’EFSA (European Food Safety Authority) sono basati su valutazioni estremamente cautelative".

Le aflatossine

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare, spiega che l’esposizione dei consumatori alle aflatossine, dotate di proprietà cancerogene e genotossiche, deve essere mantenuta quanto più bassa possibile. Queste sostanze possono essere presenti in prodotti come il granoturco, la frutta a guscio, il riso, le arachidi, i fichi, i semi di cacao, le spezie e gli oli vegetali grezzi, in seguito a contaminazioni fungine avvenute prima e dopo la raccolta. L’aflatossina B1, una delle più potenti in termini di genotossicità e cancerogenicità, è la più diffusa nei prodotti alimentari.